Serie A

Serie A 2016/2017, Juventus Campione d’Italia: il pagellone

Gonzalo Higuain - Foto Antonio Fraioli

La Juventus è Campione d’Italia 2016/2017 e conquista il sesto scudetto del campionato di Serie A consecutivo. La squadra di Massimiliano Allegri ha guidato la classifica fin dalla prima giornata e ha continuato il suo percorso fino alla partita con il Crotone che ha definitivamente dato ai bianconeri la vittoria matematica. Nella formazione juventina sono ben 6 i giocatori che hanno tutti e sei i titoli dalla stagione 2011/2012 fino ad oggi: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner e Marchisio. Per alcuni oltre ad essere il primo scudetto con la maglia della Juventus è anche il primo nella carriera, come per Higuain e Pjanic, tra gli ultimi arrivati nella squadra torinese.

Ecco i nostri voti per questa incredibile stagione dei ragazzi di Allegri nel campionato italiano di Serie A:

PORTIERI:

Buffon  10
Capitano di una squadra che ha conquistato 2 trofei su 3 nel corso della stagione con la possibilità di giocarsi la coppa dalle grandi orecchie, il coronamento di una carriera intera vissuta ad alto livello in campo e fuori. Una stagione in cui il portiere bianconero è stato chiamato in causa poche volte nel corso delle partite ma si è sempre fatto trovare pronto tra i pali compiendo parate incredibili oltre che uscite sicure. Gigi, dopo la partita contro la Roma della 36° giornata, ha raggiunto numero tondo di presenze in Serie A con la Juventus: 450, a 28 dal recordman Alessandro Del Piero. Trentanove anni e non sentirli, lasciando sempre il segno sul campo e negli spogliatoi.

Neto 7
Per il portiere brasiliano sono 8 le presenze stagionali in Serie A (7 da titolare e 1 da subentrato) in cui ha subito un solo gol (vittoria 4-1 contro la Sampdoria del 26/10/2016) riuscendo a sostituire il titolarissimo Buffon al meglio all’interno di un campionato lungo in cui la Juve ha, davvero, avuto bisogno di tutti per poter fare rotazione e continuare a puntare a tutti gli obiettivi. Ottima la prestazione in finale di Coppa Italia dove ui è riuscito a salvare al limite l’occasione di Immobile assicurando il risultato e facendosi perdonare la ‘papera’ della semifinale di ritorno contro il Napoli.

Audero sv

DIFENSORI:

Bonucci 8,5
Guardiola ha definito Bonucci “uno dei suoi giocatori preferiti” ed anche in questa stagione il difensore juventino si è confermato riuscendo a mantenere il livello di gioco degli scorsi anni con l’intesa difensiva con i compagni che si è affinata ogni partita di più. Linea a tre o a quattro cambia poco per lui (nonostante le critiche in passato su una sua poca attitudine nella difesa a 4) visto che è in grado di giocare uno contro uno praticamente contro tutti gli attaccanti avversari. Tre gol stagionali per il difensore, di cui due pesanti, 1-0 contro il Napoli allo Juventus Stadium (partita poi vinta 2-1) e il pareggio al 60’ contro l’Udinese in una partita non ottimale di tutta la squadra. Il terzo gol è invece da rivedere nonostante non sia influente a livello di risultato (4-0 contro il Genoa) è, però, un’azione che descrive appieno le capacità tecniche del difensore:

Chiellini 8,5
Qualche prova sotto al suo livello aveva preoccupato i tifosi nella prima parte di stagione ma appena il gioco si fa duro lui è il primo a lottare per la squadra. La capacità unica del numero 3 bianconero è quella di anticipare gli avversarsi in maniera puntuale, è ruvido, non lo nascondiamo, ma di fianco a Bonucci forma la coppia perfetta di non aver paura dello scontro fisico. Importante nelle marcature anche in Europa dove ha avuto a che fare con un certo Luis Suarez.

Barzagli 8,5
Il difensore classe 81 ha dovuto lottare fisicamente contro giocatori molto più giovani di lui, riuscendo sempre ad avere la meglio. Ottima capacità di anticipo che Rugani sta imparando ad acquisire da un giocatore che si sacrifica per la squadra nonostante qualche panchina in più rispetto agli scorsi anni (anche a causa di qualche infortunio e del cambio di modulo della Juventus dopo la Fiorentina). L’intelligenza calcistica di Barzagli è spesso sottovalutata ma è una delle cose che ha portato la BBC ad essere così solida, una dimostrazione che spiega al meglio le capacità del difensore è questo video in cui si vede una sua chiusura in finale di Coppa Italia contro la Lazio:

Rugani 7,5
Fondamentale per la Juventus avere a disposizione un difensore di livello che possa permettere alla BBC di riposare qualche partita senza che la squadra ne risenta. Rugani è elegante nel disimpegno e nel modo in cui riesce ad uscire con il pallone dalla zona difensiva con Allegri che è, anche, riuscito ad insegnargli ad essere ‘ruvido’ anticipando l’avversario e giocando sempre in avanti senza scappare. Quindici presenze in campionato con i primi due gol con la maglia bianconera messi a segno. Il futuro è tutto suo.

Benatia 7
La conferma che ha fatto bene durante la stagione è arrivata quando la Juventus ha deciso di riscattare il giocatore dal Bayern Monaco. Il marocchino è stato lontano da Torino per la Coppa d’Africa, giocando quindi meno dei compagni di reparto ma comunque aiutando la squadra tra fine aprile e inizio maggio quando gli impegni sono stati tutti ravvicinati e Allegri ha dovuto fare qualche cambio di partita in partita visti gli impegni ogni 3 giorni. Qualche disattenzione di troppo però gli fa avere mezzo voto in meno di Rugani.

Alex Sandro 8,5
Incredibile la crescita del brasiliano, bravo già nel Porto nell’impostazione offensiva (4 assist forniti in Serie A 2016/2017 oltre ai 3 gol), nella fase difensiva. La Juve dopo il cambio modulo ha richiesto l’impegno da parte di tutti per quanto riguarda la chiusura in supporto ai due centrali con Alex Sandro che è scalato nei 4 di difesa arretrando la sua posizione. Ciliegina sulla torta la convocazione con la Selecao che arriva dopo una stagione di livello in cui in Champions League ha dovuto tenere a bada Leo Messi.

Dani Alves 8
Stagione in crescita per l’altro brasiliano di fascia insieme ad Alex Sandro. Nei primi mesi Alves ha dovuto abituarsi ad un modo di vedere il calcio molto diverso da quello che era abituato ad approcciare in Liga e Allegri lo ha dosato al meglio sapendo che nel momento caldo l’esperienza di uno che ha vinto 24 trofei in carriera prima di arrivare a Torino sarebbe stata fondamentale. E così è stato, vedendo le prestazioni contro in Champions League contro Barcellona e Monaco e in finale di Coppa Italia. Giocatore che sotto la Mole ha ritrovato le motivazioni per un’altra stagione di livello, come aveva promesso ad inizio stagione ai tifosi juventini: “Entro a far parte di questa squadra perché so che la Juventus ha un sogno, e voglio farne parte”.

Lichtsteiner 6,5
Tanta voglia e tanta grinta per lo svizzero che è un buon sostituto ma che si è visto preferire Dani Alves in diverse occasioni nelle partite importanti. Poca precisione per lui in una stagione positiva perché ha saputo dare il suo contributo ma in cui non ha brillato. Importante il suo apporto con lui che è uno dei ‘magnifici 6’ ad aver fatto il filotto di campionati dal 2011/2012.

Asamoah 7
Un giocatore silenzioso, mai sopra le righe, che però ricopre al meglio almeno un paio di ruoli e si è riscoperto esterno dopo la partenza di Evra quando la Juventus aveva bisogno di qualcuno che facesse rifiatare Alex Sandro che non poteva disputare al massimo tutte le sfide tra campionato, Coppa Italia e Champions League. Asamoah ha, forse, perso la velocità del saltare l’uomo che aveva prima degli infortuni patiti ma è solido, sempre primo ad arrivare a contrasto con gli avversari ed ottimo anche nei contrasti aerei nonostante l’altezza non sia un punto forte, compensata con una buona elevazione.

CENTROCAMPISTI:

Pjanic 8,5
Allegri gli ha cambiato posizione diverse volte nella prima parte di stagione senza trovarne una precisa in cui potesse incidere e mostrare le sue doti al meglio. Il 4-2-3-1 è stata la svolta anche per la sua annata con la possibilità di giocare davanti alla difesa e di poter impostare e inventare. Importante la capacità del bosniaco di far circolare con calma il pallone e di farsi trovare dai compagni. I minuti giocati in stagione nella massima serie italiana sono sopra i 2 mila con 28 partite in cui è sceso in campo. Cinque i gol segnati e 10 gli assist forniti ai compagni nel primo anno di Juve dell’ex Roma che è stato il secondo uomo più pagato dello scorso calciomercato.

Khedira 8,5
Rendimento altissimo quello del tedesco che, a parte qualche stop per problemi muscolari (come in questi ultimi match), ha aumentato il suo minutaggio grazie al lavoro che lo staff tecnico ha fatto su di lui e sul suo allenamento. Fondamentale il suo apporto nel recupero palloni a centrocampo e la capacità di inserirsi in area. Ordinato e sempre in grado di fare la scelta giusta che sia in impostazione o in copertura. Essenziale è la parola giusta per descrivere il suo atteggiamento in campo. Stagione da incorniciare.

Marchisio 7,5
Qualche difficoltà per il Principino nella stagione di rientro dal lungo infortunio al ginocchio, come ha detto Allegri più volte, si vedrà di nuovo il suo valore nella prossima annata in cui potrà fare anche la preparazione estiva con la squadra. Qualche partita morbida per lui con poca cattiveria ma bravo comunque nel sacrificio e nel lavoro per i compagni. In crescendo nell’ultima parte di stagione dove la Juventus ha avuto bisogno di lui.

Rincon 6,5
Arrivato a gennaio ha collezionato 293’ in Serie A cercando di farsi spazio in una squadra in cui il modulo con la difesa a 4 ha limitato l’utilizzo di centrocampisti, come lui, in cui erano in 4 (5, contando Lemina) per 2 posti. Bravo il venezuelano comunque a farsi trovare pronto quando chiamato in causa nei momenti in cui la squadra aveva bisogno della sua grinta e dalla sua capacità di rubare palloni.

Sturaro 6,5
In grado di ricoprire più ruoli con Allegri che lo ha schierato un po’ ovunque e lui non ha mai tirato indietro la gamba e si è sempre fatto trovare pronto. Palloni recuperati ed inserimenti con i tempi giusti anche se il lavoro da fare con la tecnica è ancora tanto ma il miglioramento rispetto alla scorsa stagione è visibile a tutti.

Lemina 6,5
Sfortunato per gran parte della stagione dove ha patito diversi problemi muscolari che gli hanno anche impedito di giocare con il suo Gabon nella Coppa d’Africa organizzata in casa. Tecnica importante ed buona capacità di inserirsi anche se nel suo ruolo ha patito la grande abbondanza e esperienza dei compagni di squadra.

ATTACCANTI:

Dybala 9
Magico. Vedere giocare Dybala è un piacere per gli occhi, è leggero e veloce e grazie al suo baricentro basso riesce a tenere il possesso del pallone nonostante i tanti contrasti ed interventi che subisce. Argentino come Higuain con il quale si capisce al meglio con i due che riescono ad essere decisivi insieme grazie alle combinazioni e ai meccanismi che dopo poche settimane sono riusciti a creare tra di loro. Dybala ha un sinistro da favola con il quale è pericoloso anche su punizione con traiettorie che sorprendono il portiere avversario. Qualche problema fisico lo ha tenuto fuori per un po’ e la Juventus ha pagato in fatto di gioco e di occasioni create. Imprescindibile per quello che è il gioco della Vecchia Signora. Chiude la stagione in campionato con 10 gol e 8 assist con tanto lavoro vista la capacità di arretrare fino a davanti alla difesa dove torna per impostare e aiutare i compagni nei momenti di difficoltà.

Higuain 9
Lo aspettavano tutti al varco, il Pipita, dopo la stagione fenomenale a livello realizzativo dello scorso anno con il Napoli (36 gol segnati) e l’argentino è stato in grado di dare alla Juventus qualcosa in più, non solo i gol da vera punta con il conteggio che dopo la penultima giornata è fermo a 24 marcature ma anche con il gioco di squadra e il sacrificio nel ripiegare anche negli ultimi minuti di partita. Higuain ha imparato a lottare e a vincere giocando con la squadra quando Dybala è stato fermo ai box e ha dovuto stare più lontano dall’area e sacrificarsi. Sette le doppiette messe a segno oltre a gol importanti segnati contro Roma, Napoli (seguono video) e Fiorentina (dopo soli 8 minuti nel primo match ufficiale con la squadra bianconera). Veloce e rapido nelle conclusioni ha un’incredibile ‘senso della porta’ e la trova anche senza guardarla, goleador che in una stagione ha conquistato 2 titoli da protagonista.

Mandzukic 9
Gladiatore. Nessuna parola può descrivere meglio la stagione di un attaccante che per la squadra è diventato terzino, difensore centrale e centrocampista, il primo uomo a difendere e il primo ad attaccare lo spazio in attacco nelle ripartenze. Fondamentale apporto in qualsiasi fase con alcuni recuperi che hanno fatto esultare lo Juventus Stadium come ad un gol. In tutto questo il croato ha insaccato il pallone in 7 occasioni fornendo anche 6 assist ma il suo lavoro è stato qualcosa di più per la Juventus dal cambio di modulo. In questi ultimi mesi Mandzukic ha dimostrato una grande tecnica grazie al lavoro con il team di Allegri ed è diventato uno dei preferiti dei tifosi juventini.

Cuadrado 8,5
Prima parte di stagione in cui è stata la riserva di lusso di cui Allegri aveva bisogno per far svoltare la partita ma poi dopo la Fiorentina e il cambio di modulo è diventato imprescindibile per una squadra che ha fatto dell’atteggiamento aggressivo la sua fortuna. Cuadrado è migliorato tanto in fase difensiva e di copertura e lo si nota molto bene nelle diagonali difensive precise che è riuscito a fare negli ultimi mesi. Un giocatore che ha voluto la Juventus in estate e che ha ‘ringraziato’ la squadra con prestazioni di livello nonostante qualche volta sia sceso in campo senza idee ben chiare che gli hanno compromesso qualche prestazione. Samba, quella che balla lui e quella che fa ballare agli avversari quando è in giornata e quando scambia nello stretto con Dybala e Higuain.

ALLENATORE:

Massimiliano Allegri 9
Le parole non bastano per descrivere il lavoro fatto dall’allenatore livornese che negli ultimi tre anni ha vinto altrettanti scudetti e altrettante Coppe Italia, portando i propri ragazzi in finale di Champions League in due occasioni. Allegri è stato in grado di inserire al meglio i nuovi acquisti e facendo girare la Juventus anche quando il gioco sembrava bloccato e le idee poche. La grinta incredibile gli ha permesso di svegliare la propria squadra durante qualche sbandata durante la stagione, come contro il Genoa a Marassi. L’idea geniale è arrivata dopo la sconfitta pesante contro la Fiorentina da cui è nata una Juve diversa non solo per modulo ma anche per consapevolezza e spostare Mandzukic nella nuova posizione è stato qualcosa di sorprendente che ha fatto la fortuna della squadra. La Juventus vuole risultati e Allegri è riuscito a far rendere al meglio ciò che ha a disposizione in un campionato chiuso ‘tardi’ rispetto agli altri anni visto che la rotazione è stata maggiore e in vista anche delle partite di Champions League.

SENZA VOTO:

Pjaca, sfortunato, ottime cose viste nei pochi minuti giocati e giudizio sospeso fino al prossimo anno.

Kean, primo 2000 a fare l’esordio in Serie A.

Mattiello e Mandragora fuori per infortunio quasi tutta la stagione.

Evra ed Hernanes, addi a gennaio per due giocatori che non facevano più parte del progetto della società.

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