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Il campionato 2016/2017 è giunto al termine e, per Eusebio Di Francesco e i suoi ragazzi, non è stata certamente una stagione come le altre. Innanzitutto, perché questa è stata, con ogni probabilità, l’ultima per il tecnico pescarese in terra emiliana (è quasi certo un suo approdo a Roma, il prossimo anno); poi, perché caratterizzata dall’esordio assoluto del Sassuolo nelle coppe europee.
Tirando le somme, il doppio impegno è costato caro ai neroverdi, i quali hanno pagato lo scotto di una rosa corta e afflitta da numerosi infortuni (dovuti, magari, anche alla preparazione iniziata molto prima, in vista dei preliminari di Europa League) che gli ha impedito sia di lottare per un posto in Europa, sia di superare il girone della suddetta competizione continentale. Ciò nonostante, questa appena trascorsa, non è da considerarsi come una stagione “da buttare”, in quanto molti, tra gli innumerevoli giovani della squadra emiliana, si sono messi in luce e hanno disputato un ottimo campionato. Andiamo ad analizzare singolarmente i protagonisti di quest’annata.
Di Francesco 7: non si può che partire dall’allenatore, il direttore d’orchestra di questa che, ormai, è una realtà del calcio italiano. Come dicevamo, i risultati raggiunti dalla sua squadra non sono certamente entusiasmanti, ma l’ex calciatore della Roma ha più di un’attenuante. Non è mai facile lavorare con tutti quei giovani e con una rosa che si rinnova di anno in anno; lui, però, ha sempre tratto il massimo da quello che aveva e la sua squadra ha sempre espresso un bel gioco.
Berardi 5: sarebbe dovuta essere, questa, l’annata della sua consacrazione; invece, siamo qui a raccontare di un’altra stagione discontinua, fatta di lampi di assoluta classe, intervallati da lunghi momenti di buio.
Acerbi 9: disputa tutte e trentotto le partite ed è spesso il migliore in campo: quasi mai impreciso, sempre decisivo.
Politano 8: nelle gerarchie di inizio anno, sarebbe dovuto essere la prima riserva in attacco; lui, però, approfitta dell’infortunio di Berardi, si prende il posto da titolare a suon di grandi prestazioni e non lo lascia più.
Consigli 7: sempre presente (tranne che nell’ultima giornata), ha subito molti gol, ma ricevendo molti tiri in porta e offrendo sempre ottime prestazioni. I tre rigori parati impreziosiscono il suo campionato.
Pellegrini 7: gioca tante partite da titolare ed è spesso decisivo, per il centrocampista scuola Roma è stato l’anno del salto di qualità.
Magnanelli 7: rischiava di saltare tutta la stagione per colpa di un tremendo infortunio, ma non ha mollato ed è tornato in campo, mettendoci sempre tutto il cure e la grinta che ha.
Defrel 7.5: i problemi fisici sono stati una costante, per l’attaccante francese; ciò nonostante, chiude il campionato con 12 reti
Cannavaro 6: anche per lui gli infortuni sono occorsi con regolarità; ma, quando è stato bene, ha dato il suo contributo alla causa.
Iemmello 7: scende in campo poche volte, ma dimostra di avere un fiuto del gol fuori dal comune.
Sensi 7: tenuto fuori da Di Francesco per gran parte del campionato, viene rivalutato nel finale, quando diventa un titolare inamovibile.
Matri 5.5: comincia da titolare, per poi perdere lentamente il posto.
Peluso 5.5: disputa molte partite, ma non sempre brilla.
Lirola 6.5: un altro giovane esploso quest’anno, dimostra di avere ottime qualità
Aquilani 5: arriva a gennaio per rinfoltire un centrocampo afflitto dagli infortuni, ma non disputa una delle sue migliori annate
Gazzola 5: era partito come titolare, ma gli sono, poi, stati spesso preferiti, non a caso, sia Letschert che Lirola.
Antei 6: complici i numerosi forfait di Cannavaro, gioca molte partite e si dimostra all’altezza
Mazzitelli 6.5: altro giovane ad uscire valorizzato da questo campionato, dimostra di avere le qualità per essere un titolare.
Ragusa 5: più volte schierato titolare, raramente decisivo.
Duncan 6: anche lui penalizzato dagli infortuni, ma non ha mai deluso, quando è stato chiamato in causa.
Missiroli 5: stagione complicatissima la sua, con più presenze in infermeria che in campo; ovviamente, le prestazioni ne hanno risentito.
Biondini 5: gioca poche partite, nessuna da protagonista.
Ricci 5.5: dopo la grande annata a Crotone e la preparazione da protagonista con la Roma, era lecito attendersi qualcosa di più da lui; ma avrà tempo e modo per dimostrare il proprio valore.
Pegolo; Dell’Orco; Letschert; Adjapong; Terranova S.V. : troppo poco utilizzati per ricevere una valutazione dettagliata.