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Il Milan chiude la stagione 2016/2017 di Serie A al sesto posto, tornando in Europa dopo tre stagioni d’assenza. I rossoneri guidati da Montella resistono in un rush finale complicatissimo e si regalano i preliminari di Europa League, al termine di una stagione con spunti comunque interessanti come la doppia vittoria sulla Juventus tra campionato e Supercoppa e un’identità ritrovata, prima di cambiar totalmente pelle nel mercato estivo con la nuova proprietà. Ecco i nostri voti.
Donnarumma 8
Stagione da assoluto protagonista da titolare in 38 partite su 38, il ritorno in Europa passa anche dalle sue mani. Dal rigore parato a Belotti in pieno recupero nella prima giornata al miracolo su Kessié che di fatto ha chiuso i conti per il sesto posto, passando per il guizzo su Dybala in Supercoppa. Non sono mancate sbavature – la più eclatante contro il Pescara – ma forse ci si dimentica troppo presto dei suoi 18 anni. Ora tocca a lui (e a Raiola) non incrinare il rapporto con i tifosi per un rinnovo che tarda ad arrivare.
Romagnoli 8
Grande stagione per il centrale rossonero, consacratosi definitivamente ad alti livelli. La sua presenza è un elemento chiave per gli equilibri della squadra, a dimostrarlo è la grande difficoltà del Milan nell’ultima parte di campionato in cui Alessio ha dovuto saltare parecchi impegni a causa di un infortunio al ginocchio. Attento e puntuale in copertura ma anche fondamentale per dare il via all’azione dalle retrovie.
Paletta 6
Stagione a due volti per l’italo-argentino. Girone d’andata quasi perfetto e con poche sbavature, nel 2017 vistoso calo fisico e di lucidità. Record negativo con 5 espulsioni (al pari di Apolloni con l’Hellas nel 2000/01) e una sufficienza risicata nonostante l’ottima partenza al fianco di Romagnoli.
Zapata 6
Trova spazio nella seconda metà di campionato anche grazie ai problemi di Romagnoli e al calo di Paletta, non sempre impeccabile difensivamente ma negli occhi del tifoso rossonero resta il gol in pieno recupero nel derby, vera e propria sliding door della stagione delle due squadre milanesi.
Gomez 5
Il paraguaiano, richiesto espressamente da Montella nel mercato estivo, non è semplicemente adatto per il campionato italiano. Esordio shock (e sfortunato) contro il Napoli, malissimo anche nel rocambolesco Milan-Sassuolo 4-3. Utile negli ultimi minuti per difendere il risultato nelle situazioni aeree ma poco altro.
Vangioni 5.5
Altra nota dolente sudamericana, l’ex River Plate ‘sfrutta’ i vari infortuni dei terzini rossoneri e si ritaglia spazio nell’undici titolari. Vero e proprio ‘talismano’ (con lui in campo il Milan ha inanellato una serie incredibile di risultati utili) ma poco utile come terzino sinistro in un sistema difensivo a 4. Nonostante ciò, mai una parola fuori posto e tanto lavoro in allenamento per convincere Montella.
De Sciglio 6
Cala vistosamente nell’ultima parte di campionato e chiude anzitempo la stagione per la lesione all’adduttore. Perde un mese di campionato anche per un infortunio alla caviglia ma il feeling con San Siro non è mai sbocciato. Probabilmente non lo rivedremo con la maglia rossonera nel prossimo ritiro.
Abate 6.5
Unico superstite dell’ultimo scudetto rossonero, ultimo ad arrendersi anche nei momenti più difficili. Mezzi tecnici limitati ma il dna milanista non è mai andato via tanto da restare in campo dopo aver rischiato di perdere un occhio, infortunio che metterà fine alla sua stagione a fine febbraio
Antonelli s.v.
Solamente 7 gettoni in campionato, sfortunatissimo con gli infortuni
Calabria 6
La strada è ancora lunga, Davide ha grande facilità di corsa e buon piede per i cross ma difetta ancora molto difensivamente. Quando viene spostato per necessità a sinistra le lacune si fanno ancor più evidenti. Penalizzato anche da molti problemi fisici.
Pasalic 7
Nota positiva nella mediana rossonera. Poco appariscente ma parecchio funzionale per gli equilibri di Montella, dopo essersi lasciato alle spalle l’infortunio che si portava dietro dal Chelsea, il croato scala le gerarchie ed entra quasi sempre nell’undici titolari segnando anche 5 reti, alcune delle quali pesantissime (come quella della vittoria a Bologna in nove uomini).
Montolivo 6
Il capitano rossonero salta gran parte del campionato per l’infortunio al ginocchio patito in nazionale nello scorso ottobre, difficile dare una valutazione che comunque indicativamente si attesta sulla sufficienza considerando i pochi scampoli giocati tra inizio e fine campionato
Locatelli 6.5
‘Approfitta’ dell’assenza di Montolivo e si tuffa nel ruolo – non suo – di regista basso. L’impatto è devastante, reti meravigliose contro Sassuolo e Juventus e lacrime di gioia a dimostrare tutti i suoi 19 anni. Poi l’inevitabile e naturale flessione, parte del processo di crescita che non intacca però l’ampia sufficienza del ‘Loca’.
Sosa 6
Il Principito – acquisto contestatissimo dai tifosi rossoneri in termini di costo del cartellino – illude con una serie di ottime prestazioni coincise con il calo di Locatelli, ma si spegne alla distanza. Anche lui in un ruolo poco consono alle sue caratteristiche, se la cava con l’ottima capacità di lancio ma alla lunga i ritmi del campionato italiano sono ben diversi da quelli turchi.
Bonaventura 6.5
L’infortunio a fine gennaio lo coglie nel momento di massima forma stagionale privando Montella di un elemento chiave, vero e proprio jolly offensivo. Jack parte in sordina ma sboccia a cavallo tra la fine del 2016 e inizio del 2017 prima del crac di Udine.
Kucka 6
Calo di rendimento per lo slovacco rispetto alla stagione passata, pesano nella valutazione le 8 ammonizioni e soprattutto le 3 espulsioni.
Mati Fernandez 6.5
Altro ‘pupillo’ di Montella dai tempi della viola, paga i tanti problemi fisici ma riesce comunque a ritagliarsi spazio con 13 presenze, in cui trova anche una rete (gol vittoria contro il Genoa) e due assist, seppur accompagnando con qualche prestazione quasi anonime.
Bertolacci 5
Ancora una volta l’ex Genoa non riesce a lasciare il segno con la maglia rossonera. 18 gettoni stagionali tra campionato, Coppa Italia e Supercoppa, un gol e un assist ma tante prestazioni sottotono.
Poli s.v.
Bacca 4.5
La tripletta nella prima giornata di campionato illude, poi il colombiano si spegne terminando – probabilmente – la propria esperienza in rossonero tra i mugugni dei propri tifosi. La fotografia del crollo verticale del colombiano è il rigore sbagliato a Cagliari nell’ultima della stagione, una rete che avrebbe rimpinguato un comunque onesto bottino di 13 reti. Ma negli schemi offensivi di Montella per lui c’è poco spazio.
Lapadula 6
Tanta fame e dedizione per Gianluca nella prima stagione in Serie A dopo la splendida cavalcata col Pescara nel campionato cadetto. Con la sua grinta conquista parte dei tifosi, pesanti e decisive alcune delle sue 8 reti ma anche tanti errori sotto porta
Niang 6
Ragionamento simile a quello di Bacca: partenza che illude, poi il tracollo. Il francese è devastante in avvio di campionato per corsa e forza fisica, regala gol e assist a raffica prima di problemi extra-calcistici che lo costringono a cambiar aria e volare al Watford di Mazzarri.
Suso 8
Splendida la stagione dell’esterno spagnolo, di rientro dal prestito al Genoa. Pressocché inamovibile per Montella, Suso ha segnato 7 gol e regalato 9 assist, ma soprattutto ha dato brio e imprevidibilità alle trame offensive rossonere, non disdegnando anche l’uso del piede destro. Il rinnovo sarebbe assolutamente meritato.
Deulofeu 7
Grandissimo impatto nel campionato italiano, facilità di corsa sorprendente e anche disciplina tattica tanto da richiamare su di sé addirittura l’attenzione del Barcellona. L’effetto Deulofeu sbiadisce però col passare del tempo, mettendo anche in dubbio la possibile conferma in rossonero. Nonostante ciò, si è rivelato importantissimo per la rincorsa al sesto posto.
Ocampos 6
Impegnato poco e mai particolarmente convincente, l’argentino non conferma quanto di buono fatto vedere con il Genoa e precedentemente in Francia
Honda 6.5
Ampia sufficienza soprattutto per la persona. Il giapponese, spesso contestato dai tifosi, trova spazio solamente nelle ultime giornate, in un periodo difficile del Milan con molti giocatori che peccavano di motivazioni, trovando addirittura il gol in Milan-Bologna e congedandosi con la fascia di capitano al braccia in Cagliari-Milan. Professionista esemplare.
Montella 7+
Applausi per l’Aeroplanino: in una sola stagione fa tornare il Milan in Europa e gli consegna un trofeo dopo quasi cinque anni. Montella ha regalato ai rossoneri un’identità, ha sopperito in qualche modo all’emergenza infortuni e superato un periodo difficile con una rosa cortissima, con la soddisfazione non da poco di chiudere davanti ai cugini dell’Inter. Promosso.