Davide Nicola 9
Completa una vera e propria impresa, forse inaspettata per molti, ma di certo non per il mister, che ci ha sempre creduto. Ha plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza, non mollando mai un centimetro e alla fine è arrivato anche il risultato che, tirando le somme, è pienamente meritato. Plauso alla dirigenza del Crotone che anche quando si navigava in brutte acque, è sempre stata dalla sua parte, dando fiducia al tecnico.
Diego Falcinelli 8.5
Il bomber è il migliore di questa prima stagione di A dei calabresi. Tredici gol in campionato ma non solo: ha dimostrato di non disdegnare il sacrificio difensivo e di saper giocare sia da fulcro centrale, sia in tandem con un’altra punta. Un vero e proprio trascinatore.
Alex Cordaz 8
Il numero uno rossoblù è stato uno dei più positivi, offrendo prestazioni spesso al di sopra della sufficienza ma soprattutto guidando con grinta ed esperienza la giovane retroguardia all’inseguimento di una salvezza storica. Senza ombra di dubbio merita la serie A.
Marcus Rohdén 8
Dopo il necessario periodo di adattamento al nostro campionato, lo svedese si è rivelato un elemento tattico imprescindibile per Nicola: ha ricoperto tutti i ruoli del centrocampo, unendo grandi doti fisiche a una più che discreta tecnica, togliendosi lo sfizio del gol (vittoria) contro l’Udinese.
Ceccherini e Ferrari 7.5
Pagella comune per vari motivi. Primo fra tutti il ruolo, quello di difensore centrale, che entrambi hanno svolto in maniera più che soddisfacente, risultando, al netto dei primi tre precedentemente nominati, le note più liete di questa stagione. Li accomuna anche la loro giovane età (sono praticamente gemelli), che permette di intravedere un potenziale, anzi due potenziali enormi. Potrebbero anche cullare un sogno chiamato nazionale, anche se prima devono confermare quanto di buono fatto in questa stagione: Ferrari è già promesso sposo del Sassuolo, se Ceccherini rimarrà in Calabria sarà un vero e proprio colpo per il Crotone.
Andrea Nalini 7.5
Da quando ha trovato continuità, ha sempre risposto presente al suo allenatore, ricompensandone la scelta di schierarlo con delle prestazioni di livello e contribuendo indelebilmente all’incredibile finale di stagione del Crotone: sua la doppietta che ha permesso ai calabresi di volare più su del cielo.
Marcello Trotta 7.5
In coppia con Falcinelli ha trascinato il Crotone, dato per spacciato a marzo, verso un sogno diventato realtà. Ottimo il feeling tra i due attaccanti di proprietà del Sassuolo, un po’ meno quello tra lui e la porta avversaria: il tabellino dei gol recita 3, un po’ pochi per una punta.
Andrea Barberis 7.5
Inizialmente non era il titolare, ha saputo risalire le gerarchie guadagnandosi le grazie di Nicola a suon di buone prove in cabina di regia. Personalità e buon tocco di palla lo hanno reso pedina fondamentale del centrocampo.
Lorenzo Crisetig 7
Il suo campionato rispecchia fedelmente quello del Crotone: comincia in sofferenza a centrocampo, senza mai riuscire ad imporsi. Poi pian piano prende le misure, si sacrifica di più in fase difensiva, sviluppa l’intesa con Barberis e Rohdén, ed ecco che arrivano le buone prestazioni, e anche i risultati.
Adrian Stoian 7
Il rumeno è il grande assente del finale di stagione: il virus che lo ha colpito ha privato il Crotone dell’uomo di maggiore inventiva della rosa. In campo ha mostrato di avere guizzi importanti ma poca continuità. Spesso i suoi calci piazzati rappresentavano il maggior pericolo per le difese avversarie.
Marco Festa 6.5
Due ottime presenze per il secondo di Cordaz (più tre minuti contro l’Udinese): esordio positivo nonostante i tre gol presi dal Genoa, grande prestazione all’Olimpico contro la Lazio.
Aleandro Rosi 6.5
Le sue prestazioni sono salite di livello con l’avanzare del campionato, come per tutta la squadra; la salvezza passa anche dalle sue sgroppate. Il terzino scuola Roma ha sempre messo grande grinta, a volte troppa: ben 12 i cartellini gialli collezionati.
Bruno Martella 6
Non ha replicato le prestazioni devastanti dello scorso anno, pur senza sfigurare. In molti ai nastri di partenza di questa stagione lo davano come possibile grande sorpresa: la verità è che non ha convinto fino in fondo. Rimandato alla prossima stagione.
Nwankwo Simy 6
Non ha trovato il minutaggio che sperava, ma ci ha messo del suo; spesso veniva impiegato da Nicola a gara in corso come arma per cambiare volto alla partita, a volte riuscendoci. Meglio nel finale di stagione, ha firmato alcuni gol importanti per il conseguimento della storica salvezza, meritandosi nel complesso la sufficienza.
Maxwell Acosty 6
Preso a gennaio dal Latina, l’impatto con la serie A è risultato più complicato del previsto. Tuttavia, Nicola lo ha utilizzato come subentrato per via della sua velocità letale: a volte è riuscito a dare il cambio di passo alla squadra, altre volte no. Da rivedere.
Aleksandar Tonev 5.5
Sono solo dodici le presenze dell’esterno bulgaro, mai del tutto convincenti, anche per via di problemi fisici. Degno di nota il gran gol al Pescara, un siluro all’incrocio che lascia qualche rimpianto per quello che poteva essere e che non è stato.
Leonardo Capezzi 5.5
Annata non esaltante la sua, senza infamia e senza lode. Spesso si limita al compitino ma la sensazione è che abbia i mezzi per poter fare qualcosa in più. La sua espulsione ingenua col Pescara poteva indirizzare il campionato in maniera diversa.
Mario Sampirisi 5.5
Troppo discontinuo nel corso del campionato. Non è riuscito a guadagnarsi la titolarità, nonostante un Rosi non sempre brillantissimo. Qualcosina in più, vista l’annata precedente col Vicenza, era lecito aspettarsela.
Djamel Mesbah 5
Da un elemento con la sua esperienza ci si attendeva sicuramente di più: prestazioni mediocri e poca voglia di sacrificarsi per la causa dei pitagorici. C’è da dire che ha sofferto di una partenza handicap per via di infortuni e guai muscolari, ma certamente non può essere giustificato appieno.
Noë Dussenne 4.5
Sei gol in 34 presenze nella Jupiler League belga, culmine di ottime prestazioni in centro alla difesa del Mouscron, interesse per lui da parte dell’Inter: biglietto da visita niente male per il venticinquenne belga. Peccato che il rendimento non sia stato minimamente all’altezza. Ci si aspettava un altro tipo di contributo da lui, si è rivelato un elemento non da serie A.
Claiton dos Santos 4
Il centrale brasiliano è stato protagonista di una notevole involuzione rispetto alla passata stagione: partito come titolare e con la fascia al braccio, ha quasi subito perso il posto dopo delle prestazioni davvero scadenti. La carta d’identità dice 1984, probabilmente ha perso l’ultimo treno per giocarsi le sue carte in serie A.
Kotnik, Suljic, Viscovo, Bruno, Nicoletti e Borello s.v.
C’è chi ha una, due, massimo tre presenze, chi neanche una. Troppo pochi minuti per esprimerne un giudizio.