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Non è brillante come nell’ultima vittoria con il Genoa, ma la Lazio è cinica e concreta. Batte pure il Palermo, basta il solo gol di Milinkovic-Savic per stendere i rosanero 0-1 al Barbera e centrare il nono risultato utile consecutivo che mette in cassaforte il quarto posto. La squadra di De Zerbi incappa, invece, nell’ottava sconfitta consecutiva, quella che potrebbe costare al tecnico l’esonero. I biancocelesti di Inzaghi esultano e cominciano a pensare al derby contro la Roma, in programma domenica prossima.
PALERMO (3-5-1-1)
Posavec 5.5
Dalle sue parti non arrivano molti palloni, la Lazio non è travolgente come al solito. In una occasione lo salva la traversa, sull’altra si fa beffare da Mlinkovic-Savic sotto le gambe.
Goldaniga 5
Il tridente laziale farebbe paura a chiunque, Felipe Anderson-Immobile-Keita sono clienti scomodi. Cerca di arginare come può, ma sulla rete laziale l’intera retroguardia rosanera è colpevole. (Dal 80′ Lo Faso s.v.)
Gonzalez 4.5
Cerca con il mestiere di arrangiarsi meglio che può, ma paga la dormita collettiva sul vantaggio biancoceleste. Macchia la sua prova con un’espulsione più che evitabile.
Andelkovic 5.5
Il più positivo della difesa palermitana. Bravo in chiusura un paio di volte su Immobile, è l’ultimo ad arrendersi.
Morganella 5.5
Prova a contenere Keita, riuscendoci a fasi alterne. Si spinge anche in avanti, ma l’avversario non è quello giusto per mettersi in mostra.
Henrique 5
La Lazio quando attacca lo fa a pieno organico, lui spesso non sa a chi dare i resti. Esce per un problema fisico.
(dal 54′ Bouy 5: entra in campo per cercare di dare equilibrio e forza a un Palermo che sembra alla sbando, il risultato non è dei più positivi)
Jajalo 5
Spetta a lui l’ingrato compito di stroncare sul nascere la manovra laziale marcando Biglia: il compito è arduo e non lo svolge nel miglior modo possibile, anzi.
Chochev 5.5
L’intraprendenza non gli manca, prova a farsi vedere in avanti con qualche iniziativa personale, senza però creare reali pericoli alla porta di Strakosha.
Aleesami 5
Basta e Felipe Anderson lo mettono sempre in difficoltà, dalla sua parte arriva il gol che porta avanti i biancocelesti. Un pomeriggio di sofferenza.
Diamanti 5
Troppo nervoso, se la prende con Felipe Anderson e prende un giallo evitabile che lo costringerà a saltare la sfida con la Fiorentina. Prova a risolvere la gara da solo, senza riuscirci. (Dal 46′ Quaison 6: va a dar man forte a Nestorovski per garantire maggior peso all’attacco)
Nestorovski 5.5
Troppo isolato in avanti nel primo tempo, i marcatori laziali hanno vita facile. Nonostante questo, riesce comunque a far correre un brivido sulla schiena di Strakosha.
All. De Zerbi 5
Buona l’idea di inserire Quaison nella ripresa, Nestorovski era troppo isolato in avanti. Non basta per non incappare nella settimana sconfitta consecutiva, forse quella decisiva che potrebbe costargli la panchina. Si rimette al buon cuore del presidente Zamparini.
LAZIO (4-3-3)
Strakosha 6
Non corre mai reali pericoli, le poche occasioni del Palermo non richiedono il suo impegno. Al Barbera si riposa e mantiene la porta inviolata.
Basta 7
Fa buona guardia sulla corsia destra, ingabbiando Aleesami. Efficace anche nel proporsi in avanti, dai suoi piedi nasce l’assist per il gol di Milinkovic-Savic.
Wallace 6
Ormai è diventato un punto fermo della retroguardia biancoceleste. Difende con attenzione, Nestorovski non ha vita facile, ormai sarà un’impresa togliergli la maglia da titolare.
Radu 6
Guida la difesa della Lazio, da quando è tornato a fare il centrale ha ritrovato la brillantezza di un tempo. Magistrale, anche se rischioso, l’intervento su Quaison a togliergli la palla in area.
Lulic 6
Inzaghi lo sacrifica ancora a fare il terzino, lui risponde presente e collabora con Keita sulla fascia sinistra con sovrapposizioni e corsa. Sostituito nella ripresa, era stanco e ammonito, qualche errore di troppo. (Dal 64′ Lukaku 6: torna dopo un lungo infortunio per rilevare un Lulic ammonito, mette benzina nelle gambe)
Parolo 6.5
Una sufficienza più che abbondante per il centrocampista tuttofare. Garantisce tanta sostanza in mediana, non risparmia gli inserimenti e corre in aiuto dei compagni. Non si tira indietro quando c’è da collaborare alle azioni offensive, con un pizzico di fortuna avrebbe pure trovato il gol.
Biglia 7
In tutta la partita, sbaglia un solo passaggio. Già questo può bastare a garantirgli la sufficienza, dopo il lungo infortunio ora il regista è tornato ai suoi livelli e a dettare i tempi della manovra biancoceleste. Guida la Lazio da leader.
Milinkovic-Savic 7.5
Al Barbera la consacrazione del serbo. Come al solito, deciso e aggressivo in fase di contenimento. Ma non solo, accoglie l’invito di Inzaghi, si dedica agli inserimenti e partecipa attivamente alla fase offensiva. Lo fa con qualità e carattere, talmente bene da mettere la firma sul vantaggio biancoceleste con il suo secondo gol stagionale. Nel finale si mette pure a fare il difensore.
Felipe Anderson 6.5
Titolare nonostante la diffida e il rischio di saltare il derby contro la Roma. Il brasiliano non ci pensa più di troppo, anche se evita compiti difensivi, orchestra con qualità sulla corsia destra e inventa intuizioni di qualità. Come il passaggio per Basta che propizia il gol. (Dal 67′ Djordjevic 6: entra in un momento complicato per la Lazio, più che fare l’attaccante pensa a sgomitare e ad aiutare i compagni).
Immobile 6
La traversa colpita nel primo tempo ancora vibra, avrebbe meritato il gol per quel tiro al volo. Infaticabile, si sacrifica per la squadra ed è onnipresente nelle azioni offensive biancocelesti. Gli capitano diverse occasioni, ma anche stavolta non trova la gioia della rete.
Keita 6
Non si ferma un attimo, i suoi dribbling sono al solito ubriacanti, riesce sempre a girarsi e a lasciare a piedi gli avversari. Gli manca essere decisivo. (Dal 81′ Lombardi s.v.)
All. Inzaghi 7
Ha creato un capolavoro, la Lazio vince anche quando non è bella. Tant’è, i risultati utili consecutivi diventano nove e ora si può pensare al derby contro la Roma. E’ intelligente a gestire le forze e i giocatori in vista della stracittadina.