[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
L’ex difensore della Roma, Sebino Nela, vincitore di uno scudetto e di tre Coppe Italia con la maglia giallorossa, ha dichiarato attraverso un’intervista al ‘Corriere dello Sport’ essere in lotta contro un tumore al colon ormai da molti anni: “La cosa brutta di questo male è che gioisci, dici ho vinto, e poi scopri che a distanza di sei, sette, otto anni ritorna. Il cancro quando arriva non ti lascia più. Torna come realtà o come minaccia. Sta sempre lì. Ho visto la morte in faccia. Ho pensato anch’io al suicidio come Di Bartolomei, spesso, negli anni duri della malattia, ma non ho mai trovato il coraggio“.
L’attuale dirigente dalla Roma femminile parla di tutte le operazioni che ha dovuto subire e delle incredibili difficoltà che ha dovuto affrontare durante questi anni: “Con quello che ho passato, diciamo che sto bene. Devo fare un’altra operazione a breve. Più breve tempo possibile. Sarà la quarta. Non ce la faccio più… Ho il retto addominale aperto, le viscere spingono, mi esce sempre questo bozzo non bellissimo da vedere. Devo fare pulizia di un po’ di schifezza e mettere una rete di protezione. Dopodiché continuerò i miei controlli ogni sei mesi. Due anni e mezzo di chemio non sono uno scherzo. Ti guarisce una cosa e te ne peggiora un’altra. Ho avuto degli attacchi ischemici. Ma la pressione e’ a posto, prendo tre pasticche al giorno e faccio la mia vita normalissima”.
Nela non è l’unico a cui è stata riscontrata questa terribile malattia, infatti parla dell’importanza del sostegno reciproco che si è scambiato con Sinisa Mihajlovic e Gianluca Vialli: “Mi ha turbato molto saperlo. A Sinisa mando messaggi attraverso il nostro amico comune Vincenzo Cantatore. Con Gianluca eravamo in camera insieme al Mondiale di Messico ’86. L’ho incontrato poche settimane fa, a Roma-Juventus. Ci siamo abbracciati. ‘Guarda che non si molla un cazzo’, gli ho detto. ‘Nemmeno di un millimetro'”.
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]