L’attaccante portoghese protagonista contro l’Inter, ma nel mirino ancora della critica: la frase incendia il dibattito
L’uragano Leao si è abbattuto sull’Inter. È bastato l’ingresso in campo del portoghese per capovolgere il derby di Supercoppa.
Al netto delle polemiche per l’arbitraggio di Sozza, il numero 10 rossonero ha dato un saggio delle sue qualità, disputando forse la miglior partita della stagione. Una prestazione sontuosa che non è stata sufficiente però per arginare le critiche che lo vedono sempre protagonista. Questa volta ad attaccare in maniera pesante Leao è stato Antonio Cassano.
A Viva el Futbol ha mostrato di non aver cambiato idea sul conto del portogese, anzi il suo giudizio è stato netto: “Se ne accorgerà anche Conceicao che Leao è un giocatore da 0-0, è un calciatore farlocco – le sue dichiarazioni – . Non è né carne, né pesce. Non sa giocare con la squadra, non sa fare l’ultimo passaggio, non vede la porta. Se ne accorgerà anche Conceicao“. Frasi che sanno di bocciatura e che preconizzano una rottura del rapporto anche con il nuovo allenatore, dopo la relazione non idilliaca avuta con Fonseca.
Proprio il fatto che l’ex tecnico non avesse instaurato un rapporto buono con Leao e Theo Hernandez, due dei leader tecnici del gruppo milanista, ha portato alla scelta della società di cambiare guida e di affidarsi ad un sergente di ferro come Conceicao.
Cassano contro Leao: Conceicao lo vede tra i migliori al mondo
La critica di Cassano arriva dopo la splendida prestazione di Leao in Inter-Milan di Supercoppa ed è lontana anni luce dalle parole che Conceicao ha speso per il connazionale. “Se capisce due o tre cose, diventerà il migliore al mondo” le dichiarazioni dell’allenatore che esaltano il numero 10 del Milan.
Opinione che è a distanza siderale da quella di Fonseca, spesso incline più al bastone che alla carota con i suoi calciatori. Segnali di un feeling mai nato tra i due ed è stato proprio questo che ha reso complicata l’avventura di Fonseca a Milanello. Conceicao, invece, ha scelto un altro tipo di approccio e i primi frutti fanno sperare i tifosi rossoneri.
Leao, così come Theo Hernandez, nuovamente al centro del progetto Milan, pilastri su cui costruire la squadra e non capi espiatori di ogni sconfitta rossonera. Il nuovo tecnico ha deciso di ripartire da loro e la Supercoppa portata a casa è un primo segnale che la strada può essere quella giusta. Al di là delle parole di Cassano, mai tenero nei confronti di Leao: questa volta però il portoghese ha l’allenatore dalla sua parte.