Dalla Sampdoria al Sassuolo. Sforando quota 80 punti e sfiorando in alcuni punti della stagione il rischio di indossare ancora i panni dell’inseguitrice. La svolta è stata il derby di ritorno con Giroud, eroe derby e Scudetto. Ma la prova di forza del Milan e l’esame di continuità passato a pieni voti si snodano anche sulle partite meno impegnative ma allo stesso tempo ostiche: Verona, Empoli. Riviviamo la cavalcata della squadra di Pioli che riporta lo Scudetto nella Milano rossonera dopo undici anni. Il Milan ha conquistato 83 punti finora e ha già registrato il suo miglior risultato nell’era dei tre a vittoria. Contano poco i record, se non si vince. Quando si vince, arricchiscono il sapore dell’impresa. Dalla Sampdoria al Sassuolo, ecco tutti i gol.
MILAN, LO SCUDETTO PASSA DALLA DIFESA
MILAN CAMPIONE, CAPOLAVORO DI PIOLI
SCUDETTO MILAN, IL FILM DEL CAMPIONATO
IL PAGELLONE DEL MILAN: COME E’ ARRIVATO LO SCUDETTO
SAMPDORIA-MILAN 0-1
Piacere, Mike Maignan. Alla prima del post Donnarumma il nuovo padrone dei pali si presenta alla Serie A alla sua maniera: prima porta inviolata e un gioco di piedi che ha creato le maggiori difficoltà ad Audero, incluso l’1-0 di Brahim Diaz su assist di Calabria. Se il buongiorno si vede dal mattino…sì, il Milan ha pescato il portiere giusto.
GLI HIGHLIGHTS SAMPDORIA-MILAN
MILAN-CAGLIARI 4-1
Apre Tonali, Deiola spaventa San Siro all’esordio in casa. Poi la goleada: Leao e un volto nuovo, che tanto nuovo non è per chi guarda calcio: Olivier Giroud, doppietta e un segnale da amico a Ibra.
MILAN-LAZIO 2-0
Giroud lancia segnali, Ibra risponde. Apre Leao che col secondo gol in tre partite fa capire a tutti che sarà la sua stagione. Poi chiude Zlatan. Il Milan ha vinto così le prime tre partite in campionato per due stagioni di fila per la prima volta in Serie A. Pioli a settembre ha già scritto una piccola pagina di storia.
JUVENTUS-MILAN 1-1
Il punteggio pieno cade a Torino. Apre Morata al 4′ e tutto sembra essersi messo in salita. Ma Rebic al 74′ trova il gol del pari che permette ai rossoneri di mantenere l’imbattibilità.
MILAN-VENEZIA 2-0
Il Milan aveva perso solo una delle ultime 19 partite contro squadre neopromosse in Serie A (0-2 contro lo Spezia) e non c’è altra eccezione a San Siro contro gli uomini di Zanetti. A risolvere la pratica nel secondo tempo Brahim Diaz e Theo Hernandez.
SPEZIA-MILAN 1-2
Con la sconfitta dell’anno precedente nella testa, Pioli non si è fatto trovare impreparato e ha espugnato il Picco. C’è spazio per la storia, in un cognome: Maldini, che di nome fa Daniel. Lui sblocca il risultato di testa, prima del pareggio di Verde. All’86’ però ci pensa Brahim Diaz a regalare tre punti che valgono tantissimo.
ATALANTA-MILAN 2-3
Il Milan eguaglia la sua miglior partenza nell’era dei tre punti a vittoria nelle prime sette gare giocate in Serie A (19 nel 2003/04) con un trionfo rocambolesco. Dallo 0-3 al 2-3, ma sempre tre punti sono nonostante la paura finale. Calabria, Tonali e Leao danno il via alle danze, Zapata e l’ex Pasalic spaventano Pioli nel recupero. Ma la sostanza non cambia. Secondo big match vinto in stagione.
MILAN-VERONA 3-2
Cuore ed orgoglio. Tra i momenti decisivi c’è questa partita: Caprari e Barak portano il risultato sul 2-0 e gelano San Siro. La rimonta però è dietro l’angolo: apre Giroud, pareggia Kessie. L’autogol al 78′ di Gunter apre la feste dei rossoneri nella prima gara senza Maignan, costretto a fermarsi per infortunio. E Tatarusanu fa il suo
BOLOGNA-MILAN 2-4
Anche al Dall’Ara non si fanno prigionieri. La partita si mette in discesa per i rossoneri dopo 16′ col gol di Leao, occorre aspettare altri 4′ per l’infortunio di Soumaoro. Eppure non è tutto semplice, nonostante il 2-0 di Calabria nel primo tempo. Tra il 49′ e il 52′ Ibrahimovic (autogol) e Barrow fissano il risultato sul 2-2. Serve solo un gol al 90′ dello stesso Zlatan per risolvere la contesa.
MILAN-TORINO 1-0
La decide Olivier Giroud. E il francese diventa il secondo giocatore del Milan nell’era dei tre punti a vittoria a segnare in tutte le sue prime tre presenze casalinghe di Serie A, dopo Mario Balotelli nel 2013.
ROMA-MILAN 1-2
Prima della partita, Zlatan Ibrahimovic si è soffermato sulle motivazioni di giocare in uno stadio strapieno: “I fischi mi fanno sentire vivo”. Risultato: doppietta, tre punti e altro big match vinto. Nel finale la Roma si riaffaccia, Theo viene espulso e salta il derby.
MILAN-INTER 1-1
Il Milan disputa un derby di Serie A con almeno sette punti di vantaggio sull’Inter in classifica per la prima volta dal novembre 2016. Apre l’ex Calhanoglu su rigore, pareggia de Vrij con un autogol che vale tantissimo. Kessie spicca per passaggi riusciti (61), Leao (4) dribbla più di tutti.
FIORENTINA-MILAN 4-3
La prima caduta. Il primo crollo. Fragoroso e inaspettato. Duncan e Saponara aprono i giochi e fanno capire che al Franchi sarà tutto fuorché una passeggiata. Vlahovic al 60′ fissa il 3-0, prima del gol di Ibrahimovic. All’85’ però Vlahovic regala al pubblico viola il poker. L’autorete di Venuti nel recupero rende meno amaro un parziale che getta scoramento.
MILAN-SASSUOLO 1-3
Lo Scudetto arriva contro la squadra che più di tutte ha messo in difficoltà la San Siro rossonera. Quel giorno Scamacca e Berardi risposero all’iniziale vantaggio di Romagnoli, che nonostante il gol fu tra i peggiori quel giorno. Kjaer con l’autogol completò il tris neroverde.
GENOA-MILAN 0-3
La reazione porta la firma di un veterano e di un volto nuovo. Zlatan Ibrahimovic sblocca il risultato, Junior Messias si regala la prima doppietta in rossonero. Niente da fare per i rossoblù.
MILAN-SALERNITANA 2-0
Kessie e Saelemaekers decidono il match. Tanto turn over per Pioli che si gioca anche la carta Pellegri in una delle poche apparizioni dell’ex Genoa. Cambiano gli interpreti, non il risultato. Il match di fatto è chiuso dopo 20′.
UDINESE-MILAN 1-1
Il Milan ha ottenuto 38 punti nelle prime 16 partite di questa Serie A, miglior risultato dal 2003/04 per i rossoneri a questo punto della stagione, unico campionato nell’era dei tre punti a vittoria in cui hanno ottenuto più di 40 punti nelle prime 17. Eppure alla Dacia Arena arriva un’altra frenata, nel segno di Beto che si presenta alla Serie A con una prestazione super. Come spesso gli capita però, Ibra si esalta ad Udine. Suo il gol dell’1-1.
MILAN-NAPOLI 0-1
Un gol di Elmas decide il match. Tanti gli assenti da una parte all’altra, di fatto la prova tecnica diventa una prova di nervi che vince il Napoli tra le proteste per un gol annullato a Kessie sulla base di un fuorigioco di Giroud che tanto ha fatto discutere. Arriva l’aggancio dei partenopei, nel modo più beffardo e per Pioli è l’ora delle riflessioni.
EMPOLI-MILAN 2-4
Facile non è stato, la prova di forza del Milan ha messo ko un Empoli che fino a quel momento stava volando. La squadra di Andreazzoli era imbattuta da cinque giornate di campionato e veniva da due successi di fila consecutivi in casa. Apre Kessie, raddoppia sempre l’ex Atalanta rispondendo al momentaneo pareggio di Bajrami. Poi Poi Florenzi e Theo Hernandez completano il poker e serve poco il gol di Pinamonti.
MILAN-ROMA 3-1
Pronti, via e dopo 20′ i rossoneri hanno già indirizzato il match: apre Messias dopo una follia di Ibanez, raddoppia Giroud su rigore dopo un mani di Abraham. Lo stesso inglese riapre tutto al 40′, ma all’82’ ci pensa Leao a chiudere i giochi.
VENEZIA-MILAN 0-3
Personalità ne abbiamo? Contro un Venezia a caccia di punti salvezza, serve proprio quella al Penzo. E non è un caso se il tabellino dei marcatori porti i nomi di due giocatori che di personalità ne hanno in abbondanza: doppietta di Theo Hernandez e gol di Ibrahimovic.
MILAN-SPEZIA 1-2
Una delle gare più discusse dell’anno, perché segnata da uno degli errori più clamorosi di una stagione arbitrale decisamente sfortunata. Agudelo risponde a Leao, nel finale Messias va in gol ma l’arbitro Serra ferma tutto fischiando un fallo precedente di Rebic. Un clamoroso errore che scuote i rossoneri che subiscono anche gol nel finale. Beffa grande.
MILAN-JUVENTUS 0-0
Contro una Juve imbattuta da otto partite di campionato, la squadra di Pioli crea poco (4 tiri in porta) ma non concede niente (zero conclusioni degli uomini di Allegri). Lo 0-0 serve poco però in ottica Scudetto. O almeno è quel che pensavano i rossoneri a gennaio.
INTER-MILAN 1-2
Al 74′ del derby più atteso la classifica era la seguente: Inter 56, Milan 49. In quel quarto d’ora che ha deciso il campionato e che è costato a Simone Inzaghi uno Scudetto fino a quel momento in cassaforte, la classifica si è ribaltata: Inter 53, Milan 52. L’uomo della provvidenza è Olivier Giroud.
MILAN-SAMPDORIA 1-0
L’euforia post derby si traduce in una vittoria di misura sui blucerchiati che vale il sorpasso in testa. Decide Leao dopo 8′ di gara. Un gol pesantissimo. E per niente banale: cambio di direzioni, aggancio, velocità e freddezza sotto porta.
SALERNITANA-MILAN 2-2
La rincorsa salvezza dei granata è iniziata dove la corsa Scudetto dei rossoneri sembrava essersi fermata. Apre Messias, risponde Bonazzoli. Poi gli scambi Rebic-Djuric.
MILAN-UDINESE 1-1
Altro giro, altre polemiche. Il solito Leao al 29′ sblocca il risultato, ma nella ripresa c’è il gol di Udogie con un sospetto tocco di mani che il var non segnala. L’Udinese si conferma ostico, Pioli è una furia nel post gara.
NAPOLI-MILAN 0-1
L’uomo dei gol pesanti? Sempre Olivier Giroud. Dopo la beffa del fuorigioco dell’andata, il francese si prende la squadra sulle spalle e firma l’1-0 definitivo. Nel finale Saelemaekers spreca il colpo del 2-0 che sarebbe stato fondamentale in caso di scontri diretti, ma la frenata partenopea nella corsa al titolo rende tutto inutile.
MILAN-EMPOLI 1-0
Il Milan aveva vinto solo due delle ultime sei partite giocate con squadre che iniziavano la giornata nella seconda metà della classifica. Numeri che imponevano quantomeno un segnale d’allarme. Ma di fronte c’è un Empoli in crisi. Solo il Venezia (170) ha subito più tiri nello specchio dei toscani (162) fino a quel momento. Al Milan ne è bastato uno dalla distanza: la firma è inedita. Pierre Kalulu si prende la scena e i tre punti.
CAGLIARI-MILAN 0-1
A risolvere il rebus Mazzarri, serve un episodio. O meglio una giocata individuale: Ismael Bennacer è quello giusto. Il Milan è andato a segno in tutte le 15 trasferte di questo campionato e, considerando solo le singole stagioni, solamente nel 1967/68 è riuscito a segnare così tanto fuori casa.
MILAN-BOLOGNA 0-0
La stanchezza si traduce in difficoltà in zona gol. Mihajlovic imbriglia Pioli. Ma il tecnico rossonero nel giorno della sua 100esima panchina può guardare con ottimismo al futuro: nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95) il tecnico originario di Parma è l’allenatore dei rossoneri che vanta la miglior media punti in campionato: 2.04 a match.
TORINO-MILAN 0-0
Altro giro, altro pareggio senza reti. Dal gol di Bennacer contro il Cagliari, il Milan ha tentato un totale di 43 tiri senza segnare, la striscia più lunga per i rossoneri in campionato da quella di 66 registrata tra dicembre 2019 e gennaio 2020, sbloccata da Rafael Leão contro il Cagliari. Resta il vantaggio di due sull’Inter, che ha una partita in meno.
MILAN-GENOA 2-0
Leao e Messias riportano i tre punti a San Siro con un gol in avvio (11′) e uno nel finale (87′). E arriva un altro clean sheet. Nel 2022 il Milan ha la seconda miglior difesa nei maggiori cinque campionati europei (sette reti subite in 13 gare), dietro solo al Liverpool (sei in 12 match) e nessuna squadra ha mantenuto più volte la porta inviolata del Milan in questo campionato: 14, alla pari dell’Inter che tiene il passo.
LAZIO-MILAN 1-2
Dopo 4′, rossoneri già costretti a rincorrere. Ciro Immobile costringe il Milan a fare un’altra partita, ma la frenesia del pareggio non si impadronisce del gioco di Pioli. Il Milan ricama, ragiona, alla fine trova la rete col solito Giroud e nel finale sfrutta un errore di Acerbi con Tonali. Il Milan ha raccolto 74 punti nelle prime 34 giornate di questo campionato: non faceva così bene dalla stagione 2010/11 (71 anche in quel caso), quando a fine stagione vinse il suo ultimo Scudetto.
MILAN-FIORENTINA 1-0
Le gare a questo punto della stagione sono tutte pesantissime e dopo il passo falso di Bologna dell’Inter, la pressione sale. Il Milan ha un bonus pareggio da giocarsi, con la Fiorentina però ci pensa Rafa Leao dopo una sbandata della difesa avversaria. Quarta porta inviolata consecutiva in casa: non accadeva dal marzo 2019.
HELLAS VERONA-MILAN 1-3
L’ultima volta che il Milan aveva conquistato almeno 77 punti dopo 35 gare stagionali di Serie A risaliva al 2010/11, anno dell’ultimo Scudetto vinto (con Allegri in panchina); nelle ultime 15 stagioni, i rossoneri non hanno mai toccato la soglia degli 80 punti dopo 36 gare giocate in campionato. Dopo 38′ però al Bentegodi il Milan è sotto con gol di Faraoni. Anche qui l’ansia non fa da padrona. E il pareggio nel recupero di Tonali apre ad un secondo tempo di dominio: Tonali firma doppietta al 50′, Florenzi, al rientro dopo un lungo stop, fa scattare la festa. Ottanta punti. Meno due.
MILAN-ATALANTA 2-0
L’ultimo big match. La vera prova di forza. Basterebbe il pareggio, direbbe qualcuno. Ma non Pioli che questa partita voleva vincerla e l’ha vinta. Il Milan è la squadra che ha subito meno tiri in Serie A nel 2022, 154. E a parte una conclusione di Muriel nel primo tempo, Maignan è inoperoso. Leao sblocca il match nella ripresa con un gol dei suoi. La rete del raddoppio invece è una magia targata Theo Hernandez.