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Tra i due litiganti, il terzo cerca di fare da paciere. I primi due sono Andrea Pessina, Soprintendente ai Beni Culturali di Firenze e il Senatore Matteo Renzi. L’altro è il Sindaco di Firenze Dario Nardella che sulle tensioni sullo Stadio Franchi riaccese dall’emendamento in grado di aggirare i vincoli architettonici sugli impianti storici (come quello della Fiorentina) assicura una soluzione a metà strada: “Non ho mai sentito parlare di devastazione o distruzione del Franchi“. “Sono davvero stupito“, ha detto al Corriere Fiorentino Matteo Renzi prima di aggiungere: “Dopo l’approvazione dell’emendamento che porta il mio nome, il dottor Pessina non deve più occuparsi dello stadio Franchi. Il soprintendente ha molti beni da tutelare, si occupi di quelli e lasci stare lo stadio di Firenze, su cui decidono Comune e Fiorentina”. Pessina dal canto suo assicura che “La Soprintendenza applicherà la legge” ma che Comune e Fiorentina devono ricordarsi di avere “la responsabilità di presentare un progetto che non sia devastante sul Franchi: diversamente si assumeranno la paternità di un eventuale scempio”.
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