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La voglia di conquistare la prima vittoria stagionale in uno scontro diretto. E la voglia di non perdere ulteriore terreno e occasioni. Tre punti separano Roma (terza) e Inter (seconda) in classifica. Non le ambizioni (ritrovate dei giallorossi) e la voglia di dare l’assalto alla vetta occupata da un Milan caduto per la prima volta sotto i colpi di una Juventus che recupera posizioni e rientra in corsa. Il gioco del trono è più affollato che mai e il match dell’Olimpico offrirà se non un verdetto, quantomeno un indizio su chi potrà fregiarsi del titolo morale di campione d’inverno. Dopo cinque pareggi consecutivi negli ultimi cinque precedenti, un punto non basta più a Fonseca e Conte. Sicuramente non al tecnico nerazzurro a caccia di una reazione positiva dopo il ko di Genova contro la Sampdoria degli ex Ranieri, Keita e Candreva. Ma in fin dei conti nemmeno al portoghese che pur non disdegnando eventualmente il segno X ha tanta voglia di invertire un trend che vede una Roma con soli tre punti contro le prime otto della classe fin qui. Tuttavia, se è vero che fuori casa sono arrivati ko pesanti contro Napoli e Atalanta, è inevitabile sottolineare come tra le mura amiche dell’Olimpico gli incroci diretti contro Juventus e Sassuolo abbiano portato a dei pareggi maturati quasi per caso dopo partite sostanzialmente dominate dai giallorossi. L’ultima vittoria per 3-1 contro il Crotone ha dimostrato che la rosa a disposizione di Fonseca è importante: Borja Mayoral è il vice Dzeko che la Roma cercava da anni, Cristante è ormai un jolly importante, persino Bruno Peres sembra essere riuscito a guadagnare la fiducia del tecnico. Contro l’Inter tornerà Dzeko (che ha partecipato attivamente ad almeno un gol in sei delle ultime nove presenze contro l’Inter), così come per i nerazzurri tornerà Lukaku. Due che avrebbero potuto essere compagni di squadra un anno e mezzo fa. Poi il bosniaco ha scelto la Roma e la Roma ha scelto lui.
Spettatrici interessate Milan e Juventus. La prima se la vedrà col Torino dell’ex Giampaolo, il predecessore di Pioli. Con tanti infortunati, a cui va sommato anche Calhanoglu, la squadra di Pioli cerca di ripartire dopo la prima sconfitta stagionale. Per il Milan il compito più duro sarà proprio gestire la reazione post ko. Per Giampaolo tanti i problemi da fronteggiare. La squadra granata ha infatti subito ben 20 gol nell’ultima mezz’ora di gioco, almeno sei più di ogni altra squadra nella Serie A 2020/2021. In compenso, c’è un Andrea Belotti che a San Siro ha già segnato cinque volte. Ostacoli Udinese, Benevento e Parma per Napoli, Atalanta e Lazio con la lotta salvezza che si incrocia con quella per la qualificazione in Champions League. A chiudere il turno sarà un altro scontro nei piani alti che riguarderà la Juventus di Pirlo a caccia di quella continuità che finora è mancata contro il Sassuolo. La Juventus non riesce a vincere per tre partite di fila da luglio. Troppo poco. E per la Juve è davvero l’ora di ripartire.
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