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Nel settembre 2018 Cristiano Ronaldo segnò il suo primo gol in Serie A al Sassuolo. L’obiettivo era lo Scudetto e la continuità di un ciclo storico, non certo la qualificazione in Champions League che, tre anni dopo, contro i neroverdi è un obiettivo più che in discussione. Dopo trentacinque giornate di campionato, la Juventus ha raccolto 69 punti e da quando la Serie A è a venti squadre ha fatto peggio solo nelle tre stagioni consecutive incastonate tra il 2009 e il 2011. Dopo nove Scudetti consecutivi, l’impero Juventus frana nel modo più inaspettato: lo Scudetto è stato un miraggio da febbraio in poi e persino la corsa Champions si è messa in salita. Sono sedici i punti in meno rispetto ad una stagione che costò l’esonero a Sarri. Per Andrea Pirlo l’ultima spiaggia è arrivata e le ultime tre partite contro Sassuolo, Inter e Bologna difficilmente basteranno per garantirgli la riconferma per la prossima stagione. La prima sfida del rush finale sarà quella contro i neroverdi di De Zerbi, l’unica squadra ad aver un possesso palla e una percentuale di passaggi nella metà campo avversaria più alti di quello dei bianconeri.
Il Sassuolo sogna il settimo posto e ha da tempo ingaggiato un duello con la Roma, è imbattuto da sette gare di fila in casa in Serie A ed è la squadra che ha guadagnato più punti (16) nelle ultime sei partite di campionato. Trascinata da un Domenico Berardi da record con 16 gol in campionato, il Sassuolo è forse il peggior avversario possibile per una Juventus con la panchina traballante e tanti dubbi per il futuro e con uno score che la vede subire gol da undici partite consecutive, come non accadeva dall’aprile del 2010. Corsi e ricorsi storici ma che continuano ad inquadrare la Juventus attuale con quella dell’era pre Conte. Servirà la scossa, l’inizio di un nuovo ciclo che non è iniziato con Pirlo. Per il futuro però tanto dipenderà dalla qualificazione in Champions League nella prossima stagione. E quindi dalle avversarie visto che il futuro non è più nelle mani dei bianconeri. Il Napoli sfida l’Udinese, con un Osimhen che è il secondo bomber più giovane (dopo Haaland) ad andare in doppia cifra nelle ultime due stagioni. Oltre ad essere uno dei due attaccanti ad aver segnato di più in poche partite come Ibrahimovic che non potrà aiutare il suo Milan contro il Torino per un problema al ginocchio. Tre giornate per la verità, Pirlo si gioca la faccia, la Juventus anche una parte di futuro.
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