Il tecnico del Sassuolo, Roberto De Zerbi, nel corso di un’intervista rilasciata al canale ufficiale del club, ha parlato della partita di domani contro la Roma, valevole per la ventinovesima giornata di Serie A: “La decisione di estromettere Locatelli e Ferrari è stata una scelta condivisa tra me, la società e lo staff medico. Una scelta forte, fatta con fermezza e grande convinzione. La cosa facile potrebbe essere dire ‘Locatelli e Ferrari sono positivi’. No, sono negativi ad oggi ma hanno avuto contatti con il gruppo squadra Italia dove si è creato un focolaio. Abbiamo ritenuto giusto andare oltre agli interessi lavorativi personali per tutelare la salute nostra, del gruppo squadra Sassuolo, delle famiglie del Sassuolo. Ancora ieri in Italia ci sono stati tanti morti. Noi ci comportiamo seguendo la nostra coscienza. Per una partita di calcio non era giusto potersi portare a casa ulteriori problemi di salute. Una presa di posizione forte ma corretta, vedendo come si sono comportate le Asl di Torino, di Milano, che giustamente, quando sono state sospese le partite ci siamo rimessi alle decisioni delle Asl perché veniva anteposta la salute a una gara, e così stiamo facendo noi. Abbiamo fatto una scelta giusta. Non voglio sindacare quello che avrebbero dovuto fare o fanno altri, dobbiamo pensare a noi, senza che altri entrino nelle nostre decisioni. Domani il Sassuolo avrà comunque almeno 11 giocatori in campo degni di giocarsi la partita alla grande e non capisco perché si crei questo polverone su una decisione saggia, logica, che penalizza noi, se penalizza qualcuno, non gli altri”.
I nero-verdi, dunque, avranno dei problemi di formazione ma è convinto che la società abbia preso la giusta decisione: “Noi ci siamo comportati così anche quando un nostro calciatore ha avuto un figlio positivo. L’abbiamo fatto sempre ed era giusto farlo anche oggi in condizioni ancora più difficili perché Caputo, Berardi e Defrel sono fuori per infortuni, Ayhan è positivo. Il comportamento non dipende da uno svantaggio che hai nell’episodio, le decisioni bisogna prenderle anche quando portano uno svantaggio pesante perché altrimenti non si è corretti e coerenti. Ci sono Toljan, Traoré, Boga, Raspadori, Djuricic, Maxime Lopez, Magnanelli, Peluso, Chiriches, Marlon, Rogerio, Kyriakopoulos, quindi è comunque una squadra buona e faremo la partita come l’abbiamo sempre fatta contro tutti, cercando di vincere e cercando di giocare bene, rispettando la Roma, una grande squadra, ma penso che anche se mancano tanti giocatori io se fossi un giocatore del Sassuolo sarei orgoglioso, metterei qualcosa in più perché arriviamo decimati e tutti noi abbiamo preso una decisione giusta che va a rispettare l’uomo e ancora di più il momento storico che stiamo vivendo”.
De Zerbi ha fatto il punto anche sulle condizioni di Boga e Traoré: “Traoré e Boga sono giovani ma sono molto forti. Dopo la partita di Torino abbiamo avuto uno scontro bello, giusto, forte, ma ogni tanto ci vuole perché non mi sono piaciuti come sono entrati. Il riferimento a Torino era per loro due. Gli ho detto quello che pensavo tenendo conto che ho stima incondizionata in loro, come calciatori e come persone. Sono ragazzi che amano giocare a calcio, hanno valori. Sono due bravi ragazzi e mi aspetto una risposta importante da entrambi. Così come mi aspetto una risposta da Djuricic perché sarà il più anziano dei giocatori offensivi. Gioca con me da 4 anni, con noi da 3 anni, credo abbia svoltato, credo sia diventato un giocatore maturo e deve assumersi la responsabilità di prendere in mano il reparto. Gli altri due sono ancora più giovani, come Oddei e Raspadori, oltre ad Haraslin che è rientrato dalla Nazionale. Raspadori e Oddei devono pensare a divertirsi e a esprimere il loro talento, che è enorme”.