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Si è tenuto ieri, in Uruguay, il processo con rito abbreviato a Nicolas Schiappacasse, calciatore di proprietà del Sassuolo condannato per aver commesso i reati di traffico di armi da fuoco e munizioni e porto d’armi in luogo pubblico. Quattordici mesi di reclusione agli arresti domiciliari per il classe 1999, al termine termine dei quali svolgerà lavori socialmente utili una volta a settimana per altri sei mesi. Secondo quanto stabilito dalla Procura, Schiappacasse potrà uscire solamente per allenarsi e per disputare le gare con il Tanque Sisley, squadra locale in cui milita il calciatore sotto contratto fino al 30 giugno 2023 con il club emiliano. Il 23enne, che ha già scontato una parte della pena per la custodia cautelare in attesa del processo, era stato trovato in possesso di una pistola calibro 9 in occasione di un posto di blocco della polizia di Maldonado mentre si recava allo stadio per la partita tra il Nacional e il Penarol.
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