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“Mi sono fatto un esame di coscienza, mi stavo esponendo a brutte figure e mi dispiaceva anche per società, compagni e allenatore”. Davide Frattesi ha parlato di quanto accaduto in estate con il mancato trasferimento alla Roma in una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. “C’era stato il forte interessamento della Roma e quando la trattativa non si concretizzò mollai. Un paio di volte il mister mi cacciò dall’allenamento. Giustamente, tanto era come se non fossi in campo” ha raccontato il centrocampista del Sassuolo.
“Sono dispiaciuto per non essere andato alla Roma. Era come vincere una sfida personale, dimostrare che si erano sbagliati. Poi è scattato qualcosa, e ho imparato che si deve dare sempre il massimo. Io vorrei tutto e subito ma ora penso che sia stato meglio restare al Sassuolo” conclude Frattesi.
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