Il tecnico del Sassuolo Roberto De Zerbi non è uno che le manda a dire e, nel corso dello speciale ‘Nero&Verde’, realizzato per celebrare le 100 panchine del tecnico bresciano con gli emiliani, ha spiegato quale sia il suo pensiero calcistico e non solo: “Se proprio devo affogare preferisco affogare nell’oceano e non nella vasca da bagno o nella pozzanghera’ se preferite, la frase che tanto vi piace, è un mio cavallo di battaglia, mi rappresenta al 100%, che è la stessa cosa di voler cercare di essere protagonista sempre, anche se sulla carta non ci sarebbero i presupposti per esserlo, il partire per essere sempre protagonista, per determinare le cose e non subirle, per andare oltre le aspettative, per scrivere qualcosa di importante che rimanga impresso per tutti è un mio cavallo di battaglia”.
“Nel calcio non mi interessa starci, mi interessa starci a mio modo, in qualsiasi panchina e categoria. Lo dico anche ai ragazzi. Hai la consapevolezza che avremmo potuto fare di più ma a seconda di quel ragionamento dell’annegare, di non accontentarsi. Ma questa era la filosofia anche di Giorgio Squinzi, altrimenti non avrebbe avuto la visione di prendere il Sassuolo in C2, portarlo in Serie A e uscire vincente da San Siro”, ha concluso il tecnico neroverde.