“Squinzi era un patron ambizioso, ma sapeva lavorare senza presunzione” precisa il tecnico neroverde, “e se parlassimo ora di Champions noi, invece, saremmo presuntuosi. Prima o poi ci arriveremo, questa è una società che è cresciuta nel tempo. Adesso c’è la partita di Cagliari e il nostro sogno è quello di arrivare settimi: fin quando la matematica non ci condanna vogliamo agganciare Milan e Napoli“. Il pareggio contro la Juventus è arrivato con una grande prestazione del Sassuolo dopo il 12′, quando i bianconeri erano in vantaggio per 0-2: “Se pensiamo che avevamo di fronte la Juventus, la prima in classifica con grandi campioni in rosa e che vince da anni, è ovvio che ci sia soddisfazione” ammette De Zerbi, “ma se consideriamo la prestazione e come abbiamo subito gol c’è rammarico per aver perso due punti in classifica, questo era il sentimento dello spogliatoio“.
Sassuolo, De Zerbi: “Orgoglioso di essere l’allenatore nell’anno del centenario”
Stemma Sassuolo Calcio, FOTO Stena Wikipedia
“È motivo di orgoglio essere l’allenatore del Sassuolo nell’anno del centenario. Faccio parte di un società seria e mi devo tenere stretto il posto. Cerchiamo di fare bene il nostro lavoro“. Così Roberto De Zerbi ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24 del club neroverde, che festeggia il 100esimo compleanno dall’anno della fondazione. Il Sassuolo sta vivendo un ottimo momento di forma ed è una delle squadre più pericolose del campionato: dalla ripresa i neroverdi hanno fermato l’Inter, battuto la Lazio e pareggiato 3-3 contro la Juventus. “Stiamo facendo molto bene, siamo diventati più bravi a leggere le situazioni” ha spiegato De Zerbi, “la volontà è quella di dare gli elementi giusti per far scegliere bene i giocatori in base alle situazioni, che nel calcio sono sempre differenti”.