Roberto De Zerbi si è raccontato in un’intervista rilasciata a Sky Sport in vista della stagione 2020/2021. “Grande soddisfazione per aver contribuito a portare 13 giocatori nelle rispettive nazionali e oltre a Caputo e Locatelli faccio il nome di Raspadori, convocato in Under 21” rivela il tecnico del Sassuolo, “per me e per noi è motivo di grande soddisfazione, tutti e tre hanno storie diverse, anche io ero davvero emozionato, la vivo come loro, con lo stesso trasporto. L’ambiente è determinante, come società, ma non solo. Locatelli è cresciuto tanto in campo anche grazie al lavoro dei compagni. Caputo aveva poco bisogno di essere indirizzato, ma l’hanno accolto tutti bene“. Per quanto riguarda le voci di mercato su Locatelli, De Zerbi ha dichiarato: “Se è contento lui di confermarlo, figurati io. Dobbiamo essere pronti a sostituirli tutti, ma farlo non è scontato e automatico e necessiterebbe di lavoro e assestamento. Se rimangono tutti, noi siamo ancora più contenti“.
Per quanto riguarda invece le possibili soluzioni offensive, De Zerbi spiega: “Caputo-Djuricic e Caputo-Defrel in attacco? Caputo nel suo ruolo è un professore. Se si scorpora nome e cognome, curriculum ed età, non ci sono tanti attaccanti italiani più forti di lui, anzi. Vogliamo far rendere così gli attaccanti, ma anche dietro abbiamo qualità“. Terminata una grande stagione, l’obiettivo rimane quello di migliorarsi ulteriormente: “Usciamo da una stagione meravigliosa come classifica, proveremo a migliorarla, così come i numeri. Possiamo fare più gol, dobbiamo prenderne meno. Mettiamo a posto 3-4 aspetti velocemente, so quali sono, poi continuiamo su questa strada“. “Si tende a non voler toccare quando le cose vanno bene, ma dobbiamo capire fin dove possiamo star fermi e dove invece dobbiamo intervenire perché se no restano tutte chiacchiere” ha aggiunto in conclusione il tecnico neroverde.