Giovanni Carnevali ha parlato all’evento United by Alessandro Moggi. Così ha esordito l’amministratore delegato del Sassuolo: “Il mio primo pensiero va al patron Giorgio Squinzi, se fosse qui sarebbe super felice perché è sempre stato il suo obiettivo costruire un Sassuolo italiano e giovane, queste convocazioni sono un grandissimo orgoglio per tutti noi e una certificazione che stiamo facendo la cosa giusta”. Inevitabili le offerte per i gioielli del club, in particolare Scamacca: “Non ci sono richieste ufficiali né per lui né per altri giocatori. L’Inter è stata tra le prime a chiederci informazioni, ma noi non abbiamo grandi necessità di vendere e le richieste ci sono anche per altri ragazzi come Maxi Lopez e Traorè, ma non è detto che ci sia una cessione”.
“Potremmo anche decidere di mantenere l’ossatura della squadra di quest’anno. Se ci saranno condizioni importanti ci sarà una valutazione”. La Juventus potrebbe chiedere informazioni su Raspadori vista la partenza sicura di Dybala: “Chiederemo noi informazioni su Dybala! No questa no, è una cosa impossibile perché noi puntiamo su giovani che devono maturare per poi darli ai grandi club. Lo spero, perché no? Noi con la Juventus abbiamo fatto già l’operazione Locatelli, se ci fosse la possibilità di farne altre saremmo felici. A gennaio una società inglese lo ha chiesto con assiduità, per noi è un giocatore fondamentale”.
Non c’è nessuna cifra base per la cessione di Scamacca, puntualizza successivamente Carnevali: “Oggi non c’è la volontà di cedere il ragazzo e le cifre dipendono dalle richieste. Se Scamacca dovesse lasciarci sarà per una operazione con un grande club, quindi per una grande cifra”. Su Frattesi: “Non è rientrato nel gruppo attuale della Nazionale, ma è un giocatore che ne entrerà a far parte. In questo ruolo non ce ne sono tanti, ha avuto già delle richieste e vediamo. La situazione è favorevole, non molte società hanno così tante richieste”. A cosa punta il Sassuolo? “Prima o poi ci vorremmo tornare in Europa, il prima possibile. Ma sappiamo che è difficile, ci sono 7-8 società più grandi di noi sotto tutti gli aspetti”.