“Quando Berardi non c’è, manca tanto e spero rimanga al Sassuolo. E’ stata un’annata storta, ma la sua presenza per noi è determinante. E’ la nostra bandiera, uno dei giocatori più importanti che abbiamo. Da parte nostra c’è sempre stata la volontà di trattenerlo, ma è normale che ascolteremo i suoi desideri”. Così Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, intervenuto a “La politica nel pallone” su Rai Gr Parlamento, sul futuro di Domenico Berardi. Poi, rimanendo in tema di mercato, Carnevali ha sottolineato come per Frattesi “la nostra volontà era di trattenerlo. Non abbiamo parlato con la Juventus. 40 milioni? E’ una richiesta che abbiamo fatto in Premier perché abbiamo venduto Scamacca alle stesse cifre”, ha proseguito. Infine su Laurientè, altro pezzo pregiato: “Dobbiamo dargli ancora tempo, è partito bene. Abbiamo fatto un investimento importante su di lui,il prossimo anno rimarrà con noi”, conclude Carnevali.
Sull’attuale tecnico e su chi invece lo aveva preceduto: “Dionisi quando è arrivato era un allenatore giovane, ancora da costruire, ma ha un grande futuro davanti. Ha idee, visione, modo di lavorare; sono convinto che anche lui farà un’ottima carriera, come De Zerbi. Sono persone speciali e anche il valore umano è importante. De Zerbi è pronto per un top club. Sta maturando grazie alla Premier, è un ottimo allenatore e già adesso è in un club importante. Sarebbe per me bellissimo rivedere De Zerbi in una società italiana, ma credo sarà molto difficile”, le sue parole.
Il dirigente dei neroverdi è poi tornato sulla partita di ieri: “Importante per Defrel aver segnato il 50° gol, così come importante è stata la prestazione del Sassuolo; abbiamo meritato la vittoria contro la Juventus, siamo in un periodo molto favorevole. Teniamoci stretto quello che di buono stiamo facendo”. E ancora, sulla stagione della sua squadra: “Eravamo coscienti delle difficoltà che potevamo incontrare nella prima parte di campionato per via delle cessioni importanti come Raspadori e Scamacca. Abbiamo dovuto dare spazio ai giovani ma avevo anche fiducia nell’allenatore. La Serie A è un campionato difficilissimo, ci vuole poco o nulla per sbagliare. Il sogno è portare il Sassuolo nuovamente in Europa. Normale che c’è sempre l’ambizione di un grande club, ma ho la fortuna di avere un rapporto speciale con la proprietà e credo che il Sassuolo sia un grande club”, conclude Carnevali.
Sulle basi per il futuro: “Dobbiamo capire se ci sono le strutture per avere le seconde squadre. Abbiamo tanti ragazzi, ma le strutture hanno dei costi. Da parte della Federazione va fatto tutto il possibile per aiutare le squadre di Serie A ad averle. Anche a livello di regolamento, ma dobbiamo far crescere i giovani e le seconde squadre devono essere un obiettivo. Noi abbiamo messo le basi a un progetto che cerca di portare avanti il settore giovanili con giocatori che possono arrivare alla Nazionale; è questo il cammino che dobbiamo fare con ragazzi che possono ambire a grandi club e avere bilanci sani perché oggi è importante avere risultati sportivi e mantenere una sostenibilità finanziaria”.
Sul momento del calcio italiano: “Avere sei squadre in Europa, in questo momento, è fantastico. Ne abbiamo bisogno ma credo che il calcio italiano stia ripartendo. Dobbiamo avere fiducia e lavorare tutti insieme per migliorare. Siamo sulla strada giusta. Il sistema calcio è in difficoltà, ma è un mondo di grande attrazione, che suscita molto interesse. Può migliorare ancora, anche se siamo già ripartiti. La Lega Calcio sta facendo un buon lavoro, dobbiamo migliorare sui diritti tv ma stiamo portando grandi eventi all’estero e sono fiducioso di poter migliorare sempre di più generando sempre maggior interesse”, le sue parole.