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Il tecnico del Cagliari, Walter Mazzarri, al termine del match della tredicesima giornata di Serie A 2021/2022 pareggiato 2-2 con il Sassuolo, ha analizzato la prestazione della sua squadra ai microfoni di Sky Sport: “Per come la vedo io abbiamo fatto una buona gara. Abbiamo avuto più coraggio delle altre trasferte contro una squadra molto forte. Nel finale, se eravamo più calmi, tranquilli e precisi si poteva vincere. Siamo partiti un po’ male concedendo diverse chance. Poi abbiamo creato noi alcune palle gol. Se la vediamo ai punti è stata una gara equilibrata e non era facile. Al di là della partita era importante interrompere la serie di risultati negativi. I ragazzi avevano bisogno di raccogliere punti per stare tranquilli. I giocatori vanno d’accordo, questo è poco ma sicuro. L’unione è la prima cosa che guardo quando arrivo in una squadra. Penso che siano tutti bravi ragazzi, se ci fosse stato qualche elemento di disturbo sarebbe rimasto fuori. In tribuna e non convocato. Ma i nostri giocatori sono persone serie”.
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“Il Sassuolo spinge tanto sulle fasce, soprattutto dal lato di Berardi e ho messo Keita per fargli paura. Se fossimo stati più bravi con la linea di centrocampo a scalare magari recuperavamo qualche pallone e potevamo fare male. Poi ho visto che soffrivamo troppo non riuscivamo a scalare e ho preso questo accorgimento. Bellanova è un giocatore di gamba, affidabile. Avevo un piano A e un piano B: abbiamo cambiato e anche Keita ha reso di più e si è fatto meglio. Oggi deve giocare gente che ha gamba, ragazzi che corrono. Sul gol preso Traorè ha strappato la palla a tre. La fisicità e l’atletismo fanno da padrone, bisogna mettersi alla pari con gli altri. Cragno? In due tre occasioni è stato bravo e ci ha salvato. E’ stato riconvocato in Nazionale, questo ci ha aiutato a tirarlo su di morale. Lui è un ragazzo sensibile, ogni gol che prende ci ragiona come se fosse colpa sua. Paga anche la situazione della squadra ma ha lavorato sulla testa ed è tornato a essere quello che è sempre stato”, ha concluso l’allenatore rossoblù.
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