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Martedì 10 marzo 2020 si stabilisce il futuro del campionato di Serie A. Questa è la data decisiva: il Consiglio Federale convocato da Gabriele Gravina ci dirà se sia opportuno o meno concludere la stagione. Ci sono due fazioni contrapposte: quella della Lega che spinge verso una possibile, ma poco probabile viste le numerose restrizioni adottate dalla zona rossa e non solo, conclusione della Serie A 2019/2020 anche per evitare problemi legati all’assegnazione del vincitore, dei posti Champions, Europa League e retrocessione.
Dall’altro lato troviamo il Governo, cui decreto firmato la scorsa notte prevede – al momento – che lo sport agonistico vada avanti nonostante i molteplici forfait del weekend, dal basket al volley. L’emergenza coronavirus costringe le autorità competenti a ore di riflessioni in merito ad una delle decisioni più importanti mai prese in questo senso nella storia del nostro campionato. Cominciano a diventare parecchi gli oppositori alla prosecuzione, dal ministro dello sport Vincenzo Spadafora (“Far giocare oggi è stato da irresponsabile”), dal presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi che già ieri si era pronunciato a tono: “Serve altro? Fermiamo il campionato?”.
Sassuolo-Brescia, gara in programma lunedì sera alle ore 18:30, potrebbe realmente essere l’ultima sfida di questo campionato? Difficile esporsi a inutili pronostici, ma la possibilità è reale e il Consiglio Federale del 10 marzo potrebbe attuare la decisione più drastica per il bene del Paese e soprattutto per la salute dei giocatori, rimasti quasi gli unici a girovagare per l’Italia con un virus pericoloso nell’aria.
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