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Un luglio da protagonista per dare un segnale a Sarri e al campionato. La Lazio 2022-23 è partita con le idee chiare, mettendo a segno già diversi colpi in questa prima fase del calciomercato e soprattutto assecondando il volere del proprio tecnico, quello di poter lavorare con i nuovi acquisti per un bel pezzo del precampionato, senza arrivi dell’ultimo minuto, com’è stata spesso la filosofia dell’era Lotito. Partendo da Marcos Antonio, metronomo brasiliano ex Shakhtar Donetsk, profilo più adatto al calcio di Sarri rispetto al connazionale Lucas Leiva tornato in patria, per poi passare all’esterno di attacco Matteo Cancellieri, arrivato dal Verona e fresco di esordio in nazionale nell’ultima Nations League fino ad arrivare a difesa e portiere, ruoli in cui è stata messa in atto una rivoluzione. Tre innesti al centro della retroguardia dov’è arrivata la promessa del Real Madrid Mario Gila, seguito da una delle più belle scoperte dell’ultima Serie A Nicolò Casale, che nei piani iniziali del tecnico biancoceleste partirà con i gradi da titolare insieme al figliol prodigo Alessio Romagnoli, ex capitano del Milan giunto finalmente nel club da quale tifa fin da bambino. Saranno loro a proteggere la porta di Maximiano, portiere preso dal Granada per un’operazione complessiva in doppia cifra, dopo i sondaggi per Carnesecchi e Vicario.
Tutte operazioni frutto di una logica diversa dal passato, dove si pescava più fuori dall’Italia e spesso con prestiti ed operazioni temporanee, al contrario di questa finestra di calciomercato dove la Lazio ha sborsato una cifra considerevole – oltre 40 milioni – mettendo le basi per un futuro radioso e frutto di una programmazione a volte non così chiara nelle ultime stagioni.
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