Serie A

Sarri: “Milan e Fiorentina adatte a me, deluso che non mi abbiano contattato”

Maurizio Sarri
Maurizio Sarri, Lazio - Foto LiveMedia/Antonio Balasco

Non nascondo che un paio di società che non mi hanno cercato mi hanno fatto rimanere un po’ deluso. Non dico che avrebbero dovuto prendermi, perché sono scelte delle società, però almeno ascoltarmi penso fosse dovuto”. Così Maurizio Sarri ai microfoni di Sky Sport. Interrogato se le società in questione fossero Milan e Fiorentina, l’ex tecnico di Napoli, Juventus e Lazio ha aggiunto: “Non faccio nomi, ma sono due realtà che erano adatte a me. A proposito di Napoli, Sarri ha così commentato l’arrivo di Antonio Conte: “Andranno incontro a uno stravolgimento del mondo di giocare, ma Conte è molto veloce in questo, a trasmettere la propria mentalità e il proprio modo di giocare, quindi li vedo tra le prime tre posizioni”. 

Sarri ha poi parlato della Premier League: “Errore fondamentale della mia carriera è stato lasciare il Chelsea. C’erano i presupposti per rimanere, società difficile dove probabilmente non finisci la seconda stagione come successo a tutti nell’era Abramovic. Ma sarei rimasto nella cerchia della Premier. Noi abbiamo fatto un buon percorso: la squadra era reduce da un quinto posto, poi siamo finiti terzi alle spalle di Liverpool e City che avevano qualcosa più di tutte. Abbiamo vinto l’Europa League conquistando 13 vittorie e abbiamo perso una finale di Coppa di Lega ai rigori contro il City dopo aver eliminato Liverpool e Tottenham che quell’anno sono arrivate in finale di Champions League. Ho fatto un errore enorme che dovevo evitare. La voglia di tornare in Italia doveva essere inferiore rispetto a quella di rimanere in Premier, che doveva essere superiore“.

Sul suo ritorno in panchina: “Speriamo avvenga il prima possibile, ho fatto i primi due mesi tra problemi familiari ed il resto in cui non ho avuto grandi nostalgie per il calcio. Adesso la voglia sta ricrescendo e quindi penso che tra un mese o due scalpiterò. Penso sia difficile a questo punto del mercato trovare una soluzione che non sia quella estera ma faccio fatica ad andare all’estero“. Infine sull’ipotesi Siviglia, Sarri ha concluso: “C’è stato un minimo di trattativa ma loro avevano esigenze diverse dalle mie e quindi non è andata molto avanti“.

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