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Con la ripresa della Serie A, tornano anche le trasferte di squadre, staff e alcuni giornalisti al seguito. In tal senso appaiono molto chiare le parole del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, che spiega: “Vogliamo tutelare noi stessi ma anche chi arriva nella nostra isola. Vorrei che chi si imbarca per arrivare da noi avesse un certificato di negatività, su 377 comuni ne abbiamo 245 immuni e tutti i focolai sono arrivati da agenti esterni. Per una settimana abbiamo avuto zero contagi, ieri uno.”
In riferimento alla ripresa dei campionati, Solinas spiega: “Per squadre e staff non penso ci siano problemi visto che sono sottoposti a controlli regolari e credo che la stessa cosa valga per gli arbitri. Giornalisti al seguito ed altre figure che non subiscono lo stesso livello di controllo però dovranno presentare un certificato di negatività. Vale per tutti sopra i 10 anni d’età.”
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Una decisione fortemente voluta da Solinas, che spiega: “Siamo riusciti a mantenere la Sardegna pulita rispetto al contagio da Covid-19, vogliamo mantenerla tale e permettere a chi viene da noi di stare in paradiso.” Nessuna barriera o discriminazione: “Molto semplicemente chi è positivo non può entrare, le mie decisioni si basano su tendenze internazionali. Alle Canarie ci sono norme anche più rigide di queste.”
Da un punto di vista sportivo, Solinas spiega: “Avrei spinto per playoff in luoghi sicuri, in Sardegna avremmo potuto ospitare tutte le squadre in sicurezza grazie ai nostri resort. Tifo Cagliari e lo seguo in tv, purtroppo quest’anno dal vivo sono riuscito solo contro il Brescia.” Il club sardo tra l’altro festeggia proprio oggi 100 anni di storia: “Si tratta di un grande giorno – chiude Solinas – C’è un ottimo rapporto con il presidente Giulini, la società ha una progettualità seria. Il Cagliari rappresenta a livello calcistico la storia della Sardegna, ha la stessa voglia di riscatto.”
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