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La vicenda del vincolo posto dalla Soprintendenza sul secondo anello dello stadio ‘Meazza’ in San Siro sbarca anche sulla stampa tedesca, in particolare sulle colonne del Suddeutsche Zeitung che per lo storico impianto utilizzato da Milan e Inter ipotizza, citando alcuni cittadini, il rischio “di affrontare la stessa sorte del Colosseo di Roma: un tempo luogo di battaglie leggendarie, poi per lungo tempo inutilizzato, e 2000 anni dopo i turisti vengono affascinati dall’aura delle rovine”. Naufragato il progetto, l’Inter punta il vicino comune di Rozzano come area per lo stadio, mentre il Milan vorrebbe realizzare l’impianto a San Donato. La decisione della Soprintendenza ai monumenti della Regione Lombardia di proteggere San Siro dalla demolizione è quindi una “valutazione– scrive la Sz- alla quale non si può fondamentalmente obiettare nulla. Ma il diavolo è nei dettagli”. Poi c’è un paragone con altre città europee: “A differenza di Barcellona o Madrid, ad esempio, dove stadi storici vengono modernizzati in modo che il calcio possa continuare, la manutenzione di San Siro costa ormai alla città di Milano circa dieci milioni di euro l’anno”. Quindi “non c’è da stupirsi che ora si parli di usi alternativi: il rugby? Altri concerti?” “Ma Beyoncé oi Rolling Stones verranno ancora a San Siro se all’esterno si stanno costruendo nuove arene?”, è la domanda del quotidiano.
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