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“Sono dispiaciuto per il risultato, è una partita nella quale gli episodi sono stati decisivi. Stavamo riuscendo a incanalare la partita nei nostri binari, poi per prima cosa abbiamo commesso l’ingenuità di regalare quella punizione, quindi al rientro in campo restare in dieci ha complicato davvero tutto. Anche il rigore era un fallo evitabile e diviene la terza ingenuità”. Sono queste le parole di Luca Gotti al termine di Sampdoria-Udinese 2-1, sfida terminata con una bruciante sconfitta per i bianconeri: “Nel rigore Quagliarella era spalle alla porta. E Jajalo, che è uno dei giocatori più esperti e normalmente sa gestire le partite, oggi commette una grave ingenuità – aggiunge il tecnico dei friulani ai microfoni di Sky Sport – anche se la prima ammonizione mi sembra un po’ incomprensibile. Siamo ancora una squadra giovane: una squadra matura una partita come quella di oggi non la perde mai, serve più criterio nel gestire le partite”.
E sul tormentone riguardo la permanenza o meno del tecnico cinquantaduenne sulla panchina dei friulani, Gotti è ancora una volta decisamente chiaro: “La mia posizione è molto chiara. Si sono allungati i tempi per la ricerca da parte della società dell’inizio di un nuovo percorso tecnico. Io sono un collaboratore che ha dato la disponibilità per gestire una fase di passaggio, non resterò certo fino a giugno”, conclude l’allenatore dei bianconeri
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