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“Sappiamo che è la seconda partita consecutiva in trasferta, mercoledì ci sarà addirittura la terza. Dobbiamo dare il massimo, nel pieno rispetto di un avversario che ha indubbiamente delle qualità. Sarà dura, ma mi aspetto una prestazione altamente positiva della Salernitana”. Il tecnico della Salernitana, Davide Nicola, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia dello scontro diretto contro la Sampdoria.
“Abbiamo provato tante soluzioni – dichiara -. I due trequartisti, le due punte, il cambio di modulo. Di sicuro vedrete una squadra che possa dimostrare qualità. Voglio mettere in campo gente che sappia giocare a calcio. Con la Roma abbiamo dimostrato di saper fraseggiare palla a terra, non ci fossilizziamo solo sui cross per la testa di Djuric”.
“Credo che la Salernitana sia risorta già da un po’ – aggiunge Nicola -. Ora dobbiamo solo cercare di strappare il massimo punteggio. Non voglio fare troppe chiacchiere, c’è la necessità di mettere in difficoltà ogni avversario e su tutti i campi. Voglio una squadra sempre concentrata, che ci creda fino alla fine. La prestazione di Roma non è stata accompagnata dal risultato, ma resta una prestazione di ottimo livello”.
“La vicinanza del presidente Iervolino? Ci fa tanto bene. Ci siamo incontrati, ha detto che la squadra cazzuta di Roma lo ha reso orgoglioso – ha detto il tecnico granata -. Evidentemente si nota la qualità del nostro lavoro. Sarò ripetitivo, ma ora dobbiamo trasformare tutto questo in quella vittoria che meritiamo e manca da troppo tempo”.
Su Mousset e Bohinen: “Emil aveva inciso positivamente anche da subentrante. I tempi di ogni calciatore vanno rispettati, altrimenti li mandi allo sbaraglio. Qui ci sono giocatori forti, interessanti, presi nel mercato di gennaio per aumentare il livello e la qualità. Bohinen ha risposto presente, gli toccherà avere la forza di essere continuo. Per quanto riguarda Mousset la distorsione si è rivelata più seria del previsto”.
Su Perotti: “In settimana ha lavorato parzialmente con il gruppo e aspetto di capire quale sarà l’orientamento dello staff medico. Se posso lo porto, è molto importante che respiri nuovamente il clima della partita importante”.
“Il passaggio da competitivo a vincente passa da tante componenti. La cura dei particolari fa la differenza. A parole sembra semplice, però bisogna dimostrarlo nei fatti. Sono una persona perseverante, fino a quando la matematica non mi dirà che è finita io ci crederò sempre. La capacità di mantenere l’entusiasmo è una delle doti naturali più importanti” conclude.
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