La situazione societaria della Sampdoria è sempre più delicata infatti, anche se manca ancora l’ufficialità, dovrebbe andare deserta anche la prossima assemblea degli azionisti. Nelle precedenti assemblee era arrivata il giorno prima una nota ufficiale della società per spiegare che l’azionista di maggioranza, cioè la famiglia Ferrero, non si sarebbe presentata. Appare molto complicato che Massimo Ferrero possa portare a compimento l’aumento di capitale fino a 50 milioni di euro così come è previsto nell’ordine di giorno.
Non è da escludere un’eventuale nuova convocazione, ma servirebbero i tempi tecnici e dunque si andrebbe quasi a ridosso del 16 febbraio, quando la Sampdoria sarà costretta a saldare pendenze economiche, comprese le ultime tre mensilità degli stipendi, per una cifra superiore ai 10 milioni di euro. Negli scorsi giorni il Cda si era mosso con le banche per chiedere ancora liquidità; il primo contatto con Banca Sistema era stato positivo ma si sta lavorando per concludere positivamente questo aspetto. E adesso si aspetta il via libera della Camera di Commercio di Genova per la composizione negoziata dello stato di crisi con la nomina di un esperto che affiancherà il cda nei prossimi mesi, una procedura che allontana l’ipotesi fallimento.