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“Era un buono, che ti aiutava sempre in campo e fuori” ha proseguito il 37enne, “lascia un vuoto enorme non solo in chi amava il calcio. Già osservando il modo in cui toccava la palla, capisci chi era. Di fronte a uno come lui, io che gioco al calcio, sono un dilettante. Lui era la massima espressione di questo sport“. Domenica l’ex bianconero giocherà proprio contro il Napoli al “Maradona”, indossando la fascia da capitano: “Significherà tantissimo. Sarà un privilegio e una grande fortuna, da napoletano, anche se le emozioni si vivranno tutte sul momento. La Samp, però, ha assolutamente bisogno di fare punti, ma non può essere una gara come le altre“.
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