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C’è la partita di Udine dietro l’angolo, domani alle 18.30, che potrebbe certificare matematicamente la retrocessione in Serie B della Sampdoria, anche in base al risultato di stasera del Verona, ma la sfida più importante per la società blucerchiata è quella che si gioca fuori dal campo. Si apre una settimana importante, con il consiglio di amministrazione che sta lavorando per riuscire a finalizzare l’obiettivo della ristrutturazione del debito, anche se, al momento, ci sarebbero alcune difficoltà con le banche che sono le principali creditrici del club. Può diventare un passaggio importante, quasi decisivo, per cercare di trovare finalmente una soluzione definitiva: la sensazione è quella che, in prima fila, continui ad esserci sempre Alessandro Barnaba di Merlyn Partners che, affiancato da Edoardo Garrone, sta provando ad acquistare il club prima che il destino venga deciso dal Tribunale. A quel punto, il destino sarebbe segnato con la ripartenza dalla Serie D e l’inizio di un cammino sportivo che sarebbe molto lungo. E poi ci sono scadenze da rispettare: entro metà maggio la Sampdoria dovrà pagare 13 milioni di euro, stipendi di giocatori e staff tecnico. Sul campo, invece, si aspetta solo la retrocessione matematica: a Udine, Dejan Stankovic proverà a dare spazio a quei giocatori meno utilizzati, tra cui anche Fabio Quagliarella.
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