Gennaro Gattuso si è presentato in conferenza stampa a Milanello per anticipare i temi di Sampdoria-Milan, anticipo del sabato sera che metterà a dura prova i rossoneri, chiamati a vincere dopo la sconfitta nel derby prima della sosta. Proprio sul match contro l’Inter vertono alcune domande, Gattuso non ha dubbi: “Sono masochista che non faccio giocare alcuni giocatori? Secondo voi voglio perdere le partite? Dobbiamo mettere da parte tutto, sono stato io che ho chiesto qualcosa di diverso alla squadra, è stata colpa mia aver perso il derby. Mi sono preso le responsabilità. Il primo tempo con l’Inter è stato imbarazzante, ma ci sono anche lati positivi. Non voglio vedere da qui in avanti una squadra che soffre così come ne primo tempo con l’Inter. Abbiamo sofferto tanto anche dopo il derby”.
Si riparte dai blucerchiati, squadra pericolosa e in un certo qual modo non ancora del tutto estromessa dalla corsa per il quarto posto. Gattuso analizza la situazione dei singoli più chiacchierati, a cominciare da un Suso che non sembra al momento in gran forma: “Iniziano ora dieci finali. Siamo stati bravi ad arrivare fin qui, pensiamo partita dopo partita. Suso? Abbiamo bisogno di un giocatore che dia maggiormente continuità, è un giocatore importante che riesce a darci qualità. Bisogna dargli fiducia. Paquetà? Anche nel Flamengo giocava mezzala, in Nazionale gioca da mezzala, forse non con troppa cura della fase difensiva”.
Gattuso torna poi sulla lite tra Kessie e Biglia: “Non porto rancore nei confronti di Biglia e Kessie per quello che è successo, però io ero stato chiaro fin da quando sono arrivato. C’è stata delusione da parte mia, ma non porto rancore. Ho chiarito con loro due e la società è stata esemplare. Da giocatore anch’io ho sbagliato e la società mi ha punito e allo stesso tempo protetto. Quando si fa parte di una squadra importante succede questo”.
Infine una battuta su San Siro: Lo stadio rischia di essere abbattuto per la creazione di un nuovo impianto e il tecnico rossonero, che ha vissuto tante serate emozionanti proprio sull’erba del Meazza, dice la sua: “Quando ci passi senti l’odore della storia, rimane un grandissimo stadio. Però bisogna anche capire le esigenze del club, deve competere con squadre fortissime ed è giusto che la società stia pensando a fare qualcosa di diverso”.