La trentaduesima giornata di Serie A 2018/2019 offre un infuocato derby ligure fra Sampdoria e Genoa, rivali storiche. La Samp di Giampaolo prevale per 2-0, mostrando il consueto ottimo calcio, che però nell’ultimo periodo non aveva portato frutti. Il Genoa non riesce a dare continuità a quanto di positivo visto a Napoli.
Il primo tempo si apre con un due occasioni lampo per la Sampdoria partita fortissimo: Linetty calcia di poco fuori dopo una giocata sublime a superare il marcatore, mentre Defrel concretizza un cross teso di Quagliarella per l’1-0 al terzo minuto di gioco che vale il suo nono gol in campionato. Il Genoa non sembra intimorito dal gol immediato della Samp e Pandev sale in cattedra inventando delle giocate straordinarie per servire Kouamè, che, per troppa frenesìa, non riesce a concludere efficacemente in porta. Dopo un forcing offensivo del Genoa, la formazione rossoblù scende d’intensità e Praet prova con un tiro al volo insidioso a sorprendere Radu al minuto 28, ma la conclusione termina di poco fuori.
Il primo tempo si chiude con il vantaggio doriano tutto sommato meritato per la costanza agonistica messa in mostra. Anche il secondo tempo si apre con una emozione forte: Quagliarella lancia splendidamente al volo Defrel che cambia direzione repentinamente in area e causa il tocco di mano con conseguente calcio di rigore e rosso per Biraschi. Quagliarella spiazza Radu dagli undici metri e firma il gol numero 22 in campionato. La Sampdoria rimane in controllo per tutto il resto del match, non concedendo nulla ai rossoblù e amministrando alla perfezione il possesso palla, con qualche occasione per Ramirez e Quagliarella, portando a casa un risultato importantissimo in ottica Europa.
Il giocatore che ha cambiato gli equilibri del match è di certo stato Gregoire Defrel, che con la celerità dei suoi movimenti, l’eleganza del suo sinistro ed il tempismo in aerea di rigore è stato una spina nel fianco perenne per i difensori genoani. Defrel ha firmato il nono gol in una stagione vissuta da grande protagonista, superando definitivamente quel periodo di flessione che aveva subito, complice probabilmente la stanchezza. L’imprevedibilità delle sue giocate e la capacità di saper variare in tutto il fronte offensivo, offre sempre una marcia in più alla sua squadra: poliedrico.