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Matteo Salvini - Foto Mauro Ujetto/NurPhoto/Shutterstock
“Quelli non sono tifosi. Conto che non possano mai più vedere una partita di pallone nella loro vita e temo che gli altri appassionati non potranno entrare allo stadio per molte giornate per colpa di quei cretini, ma è giusto dare un segnale”. Queste le parole del vice presidente del consiglio e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, durante un evento istituzionale a Genova, parlando delle conseguenze degli scontri tra tifosi prima del derby della Lanterna: “Quelli non sono tifosi, non sono né genoani né doriani, non hanno nulla a che fare con le famiglie e coi bambini. Non sono tifosi che possono avere rivalità. Se uno va in giro con le mazze chiodate, se attacca poliziotti e carabinieri non è un tifoso”.
Il leader della Lega ha anche parlato del derby tra il sui Milan e l’Inter: “Ho reagito con molta compostezza ed educazione, anche perché ero circondato da interisti. Le vittorie inaspettate sono quelle più belle e ho sulla suoneria il gol di Matteo Gabbia”.