Si è tenuta la presentazione ufficiale di Paulo Sousa con la Salernitana alla vigilia del match interno contro la Lazio, con il tecnico portoghese che è stato chiamato dal presidente Iervolino per sostituire l’esonerato Davide Nicola. “Sono felicissimo di essere qui, un progetto che ritengo molto vicino all’immagine del nostro presidente – ha affermato subito –. Sono qui per lui e per il direttore che credono in una Salernitana di alto livello, sono qui per aiutarli a raggiungere questi livelli. Più che sui moduli lavoro sulle idee. Mi piace avere una squadra corta, vincente, una squadra che fa pressione per recuperare quanto prima la palla, che controlla il gioco. Affrontiamo la Lazio domani, quello che è stato il passato recente dei nostri giocatori non deve contare – ha proseguito Sousa –. Ho grande stima di Sarri, per me è uno dei più bravi in Italia. Ho dato qualche input strategico per la partita ma abbiamo inciso più sulle caratteristiche che dobbiamo avere. Noi dobbiamo dare orgoglio ai nostri tifosi. Dobbiamo costruire la nostra salvezza portando avanti la nostra idea di calcio. Serve intelligenza tattica per gestire i momenti di gara”.
Soddisfatto della rosa, Sousa si è soffermato in particolare sul reparto offensivo. “Come attaccanti per me questa squadra è una delle migliori della serie A. Ha molta varietà, profili importanti. Deve essere intenzionata ad attaccare la porta avversaria ma sappiamo che nelle prime settimane ci saranno anche errori. Più che il sistema, a quattro o a tre, contano le idee. Questa squadra è stata costruita per giocare con una linea a cinque, cercheremo di non disperdere tutte le cose buone fatte in precedenza”. L’allenatore è sembrato soddisfatto anche della condizione atletica della squadra. “Dobbiamo allenare diversi componenti: sono già stato in Italia, conosco la metodologia dei miei colleghi – chiosa il tecnico granata –. Conta la componente tattica, fisica, tecnica e mentale, vogliamo mettere tutto insieme. Quando parlo di intensità per prima cosa penso all’aspetto mentale: bisogna essere svegli, pronti sempre. Ho detto alla squadra che dobbiamo farci trovare tutti pronti per conquistare la salvezza. Il mio collega Nicola ha lavorato bene, c’è una squadra viva“.