La sconfitta per 8-2 contro l’Atalanta rischia di rappresentare un punto di non ritorno per la Salernitana e soprattutto per il suo allenatore Davide Nicola. Se le voci su un suo possibile esonero si erano rincorse a più riprese nel corso della stagione, specialmente dopo il 5-1 rimediato dal Sassuolo, il suo futuro è più in bilico che mai dopo la débacle del Gewiss Stadium. Eppure la situazione di classifica non è così drammatica. In fondo la Salernitana è quindicesima a +9 sulla zona retrocessione, che al momento non la riguarda da vicino. Il momento di forma è però davvero pessimo: quattro sconfitte nelle ultime cinque gare e l’impressione di essere in grande difficoltà.
Un cambio in panchina per dare una scossa all’ambiente potrebbe dunque avere senso, tuttavia bisogna tenere a mente ciò che rappresenta Davide Nicola per la piazza e riflettere bene se c’è davvero una persona più adatta di lui per guidare la squadra. Nicola ha infatti iniziato un percorso con i campani iniziato con la clamorosa salvezza centrata lo scorso anno e proseguito con un’ottima prima parte di stagione nel 2022/2023. Per conquistare una seconda salvezza servono ancora molti punti, ma intanto un primo passo è stato fatto. Ora la palla è in mano alla società: affidarsi a Nicola anche in un momento difficile in attesa che passi la tempesta oppure dare le chiavi della panchina ad un altro tecnico per risollevare la squadra al più presto.
La decisione non è facile e la sentenza spetterà ai posteri; fatto sta che in un calcio in cui si gioca sempre frequentemente bisogna decidere in fretta. Già contro il Napoli un nuovo allenatore? Sbilanciarsi non è facile, ma una sconfitta per 8-2 non equivale ad una sconfitta per 1-0 (certo, entrambe fruttano zero punti, ma la batosta è ben differente) – non a caso l’ultima volta che una squadra subì 8 gol fu nel 1995-96 in Inter-Padova 8-2 (fonte: Giuseppe Pastore). Ciò su cui non ci sono dubbi è che Nicola rischia seriamente di seguire Alvini (esonerato dopo il ko contro il Monza) in un weekend difficile per entrambi gli allenatori. Non resta che attendere la decisione dei vertici del club, giustamente preoccupati per come stanno andando le cose.