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“Cerco equilibrio e identità, ma voglio anche che tutti i giocatori si sentano parte del progetto. Nell’arco della settimana ciascun atleta deve aggiungere conoscenze al suo bagaglio. Quando sono arrivato ho trovato una situazione particolare, ma ho cercato comunque di trasmettere concetti che potessero essere chiari e che ci dessero organizzazione difensiva senza speculare sugli errori degli avversari. Bonazzoli? Dal punto di vista tecnico può fare la differenza, potenzialmente è un attaccante top e può essere micidiale”. Queste le parole del tecnico della Salernitana Paulo Sousa alla vigilia della partita contro l’Inter all’Arechi. L’allenatore non si fida del momento difficile dei nerazzurri, reduci da tre sconfitte di fila in campionato: “Non credo siano una squadra stanca – spiega in conferenza -. Hanno vinto la Supercoppa, sono in semifinale di Coppa Italia e sono tra le prime otto in Europa. Solo in campionato sono leggermente in ritardo, ma ci sono tutti i presupposti per restare tra le prime quattro e qualificarsi in Champions. Hanno una rosa ampia, individualmente di qualità, che consente di trovare sempre soluzioni. Dovremo mettere in campo armi diverse, ma non aspettatevi un avversario stanco fisicamente e mentalmente. Sono ed erano in grado di vincere tutte le competizioni”. Sulla formazione: “Avevo pensato a Fazio titolare, ma purtroppo anche ieri ha avuto qualche problema e non sarà inserito nell’elenco dei convocati. Per quanto riguarda l’attacco Piatek sta lavorando bene. Non partirà sempre dal primo minuto, toccherà a me trovare altre soluzioni quando deciderò di non schierarlo dall’inizio”. Nessun discorso interno dopo la perquisizione della guardia di finanza nella sede: “Parlo di ciò che riguarda me e che posso controllare. Il mio pensiero è l’Inter. Il direttore sportivo mi ha aggiornato, ma non c’è nessuna preoccupazione da parte della Salernitana e della società”.
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