“Se fosse per il bene dell’azienda farei un passo indietro. Sono già arrivate telefonate ai miei manager, ma per ora non se ne parla. La Salernitana sta vivendo una stagione pessima ma questo è il momento di restare in sella“. Il presidente granata Danilo Iervolino, intervistato dal Corriere della Sera, non ha alcuna intenzione di mollare anche se lo spettro della B si fa sempre più vicino. “Non avevo messo in conto di vivere una stagione come questa, né di ritrovarmi a spiegare ai miei figli il perché delle minacce, le offese e degli attacchi social che ho subito negli ultimi mesi. Ho fatto anche io tanti errori, dovevo fidarmi del mio intuito, non essere condizionabile ed essere più presente. Se ho messo in conto di retrocedere? Certo, anche se l’aritmetica ci tiene ancora in gioco. Mi sto guardando attorno, voglio riflettere bene. E vi assicuro che ci sarà una rivoluzione. La categoria è differente e farò scelte in funzione di un progetto sano. Basta con i nomi, non sono questi che danno credibilità al progetto. Non sono entrato nel calcio per avere visibilità, non ne avevo bisogno”. Guardando poi al sistema in generale, Iervolino ammette: “L’industria del calcio vive una tranquilla rassegnazione nel non muovere nulla, questo mi spaventa. C’è la necessità di cambiare, ed è un sentimento diffuso, però poi non si fa nulla. Abbiamo miliardi di debiti in tutto il sistema, così il calcio muore“.