Serie A

Salernitana, Iervolino: “O i calciatori giocano con amore o sarà la loro tomba sportiva”

Danilo Iervolino Salernitana
Danilo Iervolino - Foto LiveMedia/Danilo Gemito

“I giocatori devono prendersi le loro responsabilità. Devono giocare a Salerno per la gioia di volerlo fare per amore della città o per la paura perché potrebbe essere la loro tomba sportiva. Avrò un pugno durissimo con molti di loro”. Lo ha detto il presidente della Salernitana, Danilo Iervolino in un intervento in diretta sui canali social della società granata. Gli uomini di Filippo Inzaghi hanno totalizzato solamente 8 punti in classifica e sono ultimi in classifica. “Ho cercato di essere spesso presente e ho sempre avuto a cuore le sorti dei calciatori. Almeno tre volte al giorno, anche quando non sono presente, sono a telefono con i vari dirigenti per sapere cosa fanno i giocatori dal punto di vista lavorativo e delle loro famiglie – spiega -. L’anno scorso abbiamo fatto un campionato importante, quest’anno siamo per la terza volta consecutiva in A e non ci meritiamo una classifica così. La squadra non è costruita male, ne sono convinto”.

Iervolino annuncia che “a gennaio andranno via i giocatori che non vogliono restare” e che “d’ora in poi saremo molto più attenti a prendere esclusivamente elementi che abbiano voglia matta di amare questi colori e rendersi disponibili sempre. Abbiamo giocatori che se vengono sostituiti o non giocano si lagnano. Questo è il mio grande problema e la mia più grande responsabilità”. E sulla contestazione dei tifosi: “Non mi aspettavo di ricevere ingiustamente con incredibile irriconoscenza degli striscioni altamente offensivi che giudico anche minacciosi perché una parte della tifoseria mi chiede un incontro e di metterci la faccia quando l’ho sempre messa, mi chiede rispetto, umiltà. Nessun presidente ha rispettato più di me questa città con l’impegno, le azioni, l’amore, sono sempre stato in punta di piedi senza chiedere nulla in cambio, non ho mai offeso nessuno, non sono mai stato carico di retropensieri. Non ho interessi reconditi nella città, non ho investimenti, non devo proteggere nessuna cosa. Se pensavano, con quegli striscioni, di provocare qualcosa a loro favore hanno sbagliato di gran lunga”.

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