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Tra Salernitana e Lazio non c’è mai stato un pareggio in Serie A: otto precedenti, tre vittorie dei campani e cinque dei biancocelesti, ed entrambe sanno che questa striscia deve assolutamente proseguire inalterata anche dopo il nono incrocio, perché il primo segno X, francamente, sarebbe come una sconfitta per tutte e due. Se da una parte i granata potrebbero accogliere con soddisfazione un punto colto contro quella che lo scorso anno ha chiuso al secondo posto in classifica, è anche vero che la classifica continuerebbe a piangere e si terrebbe in piedi la tremenda emorragia di vittorie, visto che sono ora tredici di fila le partite senza i tre punti tutti insieme (5 pareggi, 8 sconfitte partendo dall’ultima giornata dello scorso anno). Soltanto la Pistoiese ha una serie così lunga ancora aperta nel massimo campionato. D’altro canto, i biancocelesti non se la passano meglio: non iniziano così male a livello di punti da dieci anni, 17 in 12 partite sono pochissimi per chi – lo ribadiamo – lo scorso anno erano arrivati secondi e avevano stupito tutti. E dopo il pari deludente nel derby, Sarri è chiamato subito a reagire e serve una vittoria per non compromettere o quasi la zona Champions, al momento distante ma non troppo.
Ultime due partite senza gol (dal 2021 non ne arrivano tre di fila) e con un solo punto per la Lazio, che al contempo ha comunque migliorato i numeri difensivi: è la squadra che ha subito meno gol nei primi 15 minuti, mentre la Salernitana è quella che ne ha presi di più ed è in vetta a questa classifica poco nobile anche per l’ultimo quarto d’ora di gara. Il focus per i campani è su Antonio Candreva: grande ex con 151 partite e 41 gol con la maglia della Lazio, una segnata invece ai biancocelesti da ex, mentre in casa laziale Ciro Immobile, tornato protagonista con la squadra di Sarri ma non con la Nazionale e dunque desideroso di rimettersi in mostra anche agli occhi di Spalletti, è giunto a quota 99 reti in trasferta ed è il miglior marcatore nelle sfide fuori casa della Serie A: vuole raggiungere la doppia cifra già all’Arechi, facendo come i soli Kane, Messi e Lewandowski nei top-5 campionati negli ultimi dieci anni.
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