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Il tecnico dell’Atalanta Gasperini torna, per l’ennesima volta a far parlare di sé. Come un disco rotto il tecnico continua a parlare sempre della stessa cosa: gli arbitri. Come se fossero i suoi nemici naturali, Gasperini è tornato ad attaccare l’intera categoria arbitrale. Durante la conferenza stampa di presentazione del match della Dea contro la Salernitana ha infatti detto che in Italia gli episodi arbitrali sarebbero “pesanti e sempre nella stessa direzione”. Ecco le sue parole:
“Sono tutte partite difficili, partiamo dalla Salernitana: è la terza in otto giorni, sarà un bel test per capire cosa possiamo fare in campionato. Incontriamo un ambiente che ha grande entusiasmo, sarà una gara delicata, abbiamo tutto da perdere. Ma dobbiamo pensare a giocare e a fare possibilmente bene”.
Come sta la squadra? Ci sarà turnover?
“Ho sempre cercato di utilizzare i cambi, un po’ di rotazioni ci sono sempre. La gara col Villarreal è stata molto impegnativa. La Champions ti dà molto, ma ti leva molte energie. Stanno tutti particolarmente bene, c’è solo la squalifica di De Roon. Muriel sta migliorando, avremo le idee più chiare. Nelle prossime settimane cercheremo di capire come sta”.
Koopmeiners?
“Può essere la sua occasione. Non è così scontato il suo inserimento, ma proprio perché è un giocatore di valore, bisogna prendersi anche dei rischi. Vediamo domani”.
Come sta Zapata?
“Zapata ha dovuto accelerare il rientro, ma ha fatto bene. Gli chiediamo di giocare sempre, magari il turnover viene fatto togliendoli 20 minuti. Per gli attaccanti accade spesso in tutto”.
Si aspettava la prestazione contro il Villarreal dopo il ko con la Fiorentina?
“Sia col Bologna che con la Fiorentina abbiamo raccolto un solo punto, ma sapete qual è stato il mio pensiero. Si cerca di archiviarle, ma sono stati episodi pesanti che in Italia si ripetono spesso, sempre nella stessa direzione. In queste ultime due partite negli episodi siamo stati sfortunati, diciamo così”.
Cosa si porta dietro da Villarreal?
“Trovi sempre delle squadre che hanno un’intensità e una precisione di tecnica che in Italia trovi poche volte. Questa è la difficoltà delle squadre italiane in Europa. Si fa fatica a tenere, siamo meno abituati meno. Ero preoccupato, ma in queste competizioni ci sono più facce. Si gioca molto di più, ci sono meno cartellini e meno VAR, c’è molto più gioco. Sono delle esperienze che ci aiutano a migliorare”.
L’Arechi sarà pieno. Che ambiente si aspetta?
“L’ho vissuta un anno solo, è un pubblico che dà spinta e ti mette in condizione di dare qualcosa in più. Dovremo cercare di isolarci dal contesto dello stadio e pensare a 105 per 68. Le gare come quelle dell’altra sera ci devono dare motivazioni anche in campionato”.
Ribery?
“La carta d’identità è quella. Può essere un giocatore trainante sotto ogni punto di vista. Sono partiti con tre sconfitte, se hanno perso queste 3 gare qualche problema c’è. Non so se cambieranno modo di giocare, ma dobbiamo essere molto elastici”.
Che ruolo potrà occupare Ribery?
“O dietro una punta o dietro a due, sempre in funzione della gara”.
Ilicic?
“Vedo un giocatore molto positivo e con molta voglia di essere protagonista, vuole tornare a dare qualcosa di importante per tutto. Sta lavorando bene, dobbiamo recuperarlo sotto l’aspetto atletico e fisico, ha qualche chilo da togliere, gli impedisce di avere grande continuità. Ma lui sta dentro a tutte le partite, Non è ancora pronto per giocare 90′, lo sarà andando avanti nella stagione. È ancora capace di fare cose fondamentali per noi. Giochiamo ogni tre giorni, ma per come siamo strutturati è dentro tutte le partite. La disponibilità del giocatore è totale”.
Miranchuk?
“Per me non è un rebus, dipende anche quali sono le aspettative. Non è un giocatore trainante, ma lo potrà essere. Può dare il suo contributo, ma lavoriamo in quella direzione, quella di farlo crescere”.
L’Atalanta ha una mentalità europea?
“Tutte le squadre hanno la mentalità, l’Atalanta ha incontrato squadre più forti. Siamo contenti del nostro percorso, giochiamo in campi difficili, in Spagna ci hanno apprezzato molto, sono stati particolarmente sportivi nei nostri confronti, non sempre succede. Abbiamo giocato contro una squadra che un paio di mesi fa hanno vinto l’Europa League, per noi è un grande successo, visto che non possiamo vincere la Champions. Viviamo di queste “misere” soddisfazioni. L’Europa ci ha aiutato in campionato, ci ha aiutato a crescere. Giochi un calcio un po’ diverso”.
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