“La protesta dei tifosi, per quanto sia stata civile, mi ha sorpreso. Immagino che i tifosi si rivolgessero alla società, ma così l’effetto si è ripercosso sulla squadra“. A dirlo è Arrigo Sacchi, che in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha parlato del momento che sta vivendo il Milan, giunto al termine di una stagione tra luci e ombre.
“Sicuramente si poteva fare meglio, ma il Milan ha giocato buone partite e, nonostante il risultato non sia sempre stato eccellente, è arrivato secondo, non a metà classifica. Non dimentichiamo che stiamo parlando di una squadra profondamente rinnovata, con l’allenatore che aveva bisogno di tempo per creare un collettivo e assemblare i nuovi arrivati dal mercato” ha proseguito Sacchi.
“Prendere tanti stranieri è un rischio e non mi risulta che sia stato Pioli a scegliere, altrimenti le responsabilità sarebbero state anche sue. Poi c’è stata anche una mossa apparentemente discutibile come quella di chiudere con Maldini e Massara. Futuro? Passerà tutto dalla scelta del nuovo allenatore – ha concluso Sacchi, che a tal proposito ha fatto due nomi – Se parliamo di un esperto dico Sarri, altrimenti come giovane suggerisco De Zerbi“.