Il sindaco Sala e la sua giunta, insieme alle due società FC Internazionale e AC Milan, ricorrono contro il parere della Soprintendenza e della Commissione regionale per il Patrimonio culturale della Lombardia, che loro stessi avevano chiesto.
I Comitati SiMeazza, ReferendumXSanSiro, PiazzaD’Armi Le Girdiniere, Ass.ne Gruppo Verde San Siro e cittadine e cittadini di San Siro, scrivono in un comunicato, che presenteranno in questi giorni presso il TAR Lombardia, un intervento ad opponendum del ricorso presentato dal Comune di Milano. “Il parere preventivo, richiesto in anticipo sui tempi previsti dalla legge, non è conforme a quanto desiderato da Sindaco, Elliott/RedBird e Suning. Con un ennesimo atto di arroganza il Sindaco, insieme con i fondi stranieri, si appella al Tar con un ricorso infondato nel merito e inammissibile. Sono ormai quattro anni che il sindaco tenta di abbattere San Siro, un bene pubblico, aderendo di fatto alle richieste dei fondi privati stranieri“, aggiungono.
I Comitati si aspettano di vedere riconosciuto che questo ricorso del Comune dovrebbe essere dichiarato irricevibile e improcedibile. “Sala da un lato gioisce per la candidatura di Milano ad ospitare la finale di Champions League del 2026 o del 2027 e dall’altra vuole demolirlo per consentire ai fondi finanziari proprietari di Inter e Milan di costruire al posto del Meazza un mega centro commerciale e realizzare, su aree pubbliche e sul verde esistente, uno stadio insignificante e più piccolo. È bene ricordare ancora una volta che nel 2025 scatterà comunque il vincolo sul secondo anello per i settanta anni di un’opera pubblica, e sarà solo in quel momento che il Comune potrà fare le sue obiezioni al mantenimento del vincolo. Vincolo che peraltro non impedisce la ristrutturazione e l’ammodernamento dello Stadio“, concludono.