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Alla vigilia della sfida di Coppa Italia tra Juventus e Inter, Karl-Heinz Rummenigge ha rilasciato un’intervista esclusiva a Sport Mediaset. “Per l’Inter è certamente una stagione non facile – ha affermato l’ex Pallone d’Oro –. Tutti ci aspettavamo di più e io a un certo punto ho pensato potesse vincere lo scudetto, poi però la situazione è peggiorata. Certo, la semifinale di Coppa Italia è una sfida interessante e anche importante, ma l’obiettivo da centrare è quello di terminare il campionato tra le prime quattro: deve riprendere fiducia, giocare meglio e fare punti preziosi in campionato. Poi c’è la Champions che sta giocando: lì ha fatto bene, molto bene, prima nel girone e poi con il Porto, ma deve soprattutto pensare a entrare nella prossim edizione”.
Commenti agrodolci anche sulla Juventus: “Contro di loro feci i miei primi gol in Italia, in quella che fu una partita indimenticabile.Oggi la Juve è in difficoltà come club, la sua immagine è stata sporcata dalle indagini in corso: il -15 mette rende molto complicato la loro qualificazione in Champions, però è vero che sul campo stanno facendo bene. E’ un peccato che sia successo quello che è successo: la Juve in Italia è come il Bayern in Germania, è un danno d’immagine grandissimo. Andrea Agnelli? Lo conosco bene, ma non ho capito che strada ha preso quando ha deciso di fondare la SuperLega”, ha concluso Rummenigge a tal proposito.
Lo 0-4 subito contro il Milan, secondo Rummenigge, non rappresenta affatto un campanello d’allarge in casa Napoli, squadra che non deve porsi limiti nemmeno in Champions League. “Il Napoli sta facendo una grande stagione: deve solo restare concentrato, ma merita lo scudetto. Anche se il Milan ha vinto 4-0, in Champions sarà diverso: dico che se il Napoli passa il turno, a quel punto può succedere. L’Inter con il Benfica non è certo favorita: i portoghesi sono molto forti, ben allenati e meritano grandissimo rispetto. Poi ci sonoBayern-City e Real-Chelsea: Guardiola è un mio amico, Tuchel è appena arrivato ma ha fatto già benissimo contro il Dortmund. Sarà una partita stressante per entrambe le squadre, una sorta di finale anticipata. Real? Bisogna sempre tenerli in considerazione, soprattutto perché c’è Ancelotti: persona squisita, grande allenatore che in Europa sa come si vince”.
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