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“Erano le dieci di sera, stavo guardando la tv. Mi ha chiamato tre secondi prima che lo annunciassero al tg, per fortuna. Se lo avessi appreso dalla televisione sarei svenuta. Scoppio a piangere, vado nel panico. Qualche giorno prima si sentiva stanco, aveva un po’ di febbre. Sembrava un’influenza”. Questo il ricordo di Michela Persico, fidanzata di Daniele Rugani, in merito alla positività del difensore della Juventus al Covid-19. A Sportweek ha proseguito il suo racconto: “Per precauzione avevamo deciso che fosse meglio andasse alla Continassa dove tutti i calciatori hanno una cameretta a disposizione. Ma mai potevamo immaginare che fosse coronavirus o forse rifiutavamo l’idea. Ci crolla il mondo addosso. Daniele rimane in quella cameretta per 35 giorni. Con febbre, sonnolenza, il fiato corto e dolori ovunque. Mi diceva: ‘Non riesco a fare nulla, sudo al minimo sforzo’. Poi i i sintomi per fortuna vanno via e si riprende, piano piano ricomincia ad allenarsi, sempre in camera”, ha concluso.
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