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L’ex giocatore di Barcellona e Milan, Ronaldinho, ha parlato in occasione del lancio del docufilm sulla sua vita “The Happiest Man In The World” a Sportmediaset. Ecco le sue parole: “Sono contento di condividere con gli altri tutto ciò che ho fatto nel mondo del calcio. Spero che il film piaccia alle persone e che sia un successo. La prima difficoltà che ho avuto una volta lasciato il Brasile per venire in Europa è stata la cultura differente, uno stile di calcio differente e ho avuto bisogno di un po’ di tempo per ambientarmi. Rapporto con mio fratell0? Ha ricoperto il ruolo di mio padre dopo la sua morte. È sempre stato il mio idolo e ho avuto la fortuna di dividere la mia casa con lui. È stato mio fratello, mio papà, il mio idolo e il mio migliore amico, è sempre stato fondamentale nella mia vita”.
E ancora: “Il Brasile può vincere il Mondiale? “Penso che abbia molte possibilità, la squadra è molto forte e il gruppo è insieme da tanto tempo. Tite è un bravo allenatore e in più c’è Neymar, uno dei migliori giocatori del mondo, può fare la differenza. Penso che si trovi bene in Nazionale, una squadra che gli dà la possibilità di giocare sciolto e penso che arriverà in un ottimo momento della sua vita e della sua carriera per poter scrivere la storia e vincere il Mondiale. Spero che ce la facciano. Italia? Per me è stata una grande sorpresa. L’Italia è sempre l’Italia e in un Mondiale senza Italia manca qualcosa, è davvero un peccato. Milan? Sono stati due anni bellissimi. Era una squadra con grandissimi giocatori, quindi sono stato felice di condividere lo spogliatoio e le partite con tutti i campioni che aveva il Milan”.
Per chiudere: “Mi aspettavo Maldini così bravo come dirigente? Sì, in campo è stato uno dei più grandi che abbia mai visto, ci ho giocato contro e ci ho giocato insieme. Sono un suo grande tifoso, potrebbe anche fare il Presidente della Repubblica. È un fenomeno. Scudetto al Milan? Credo che sia sulla strada giusta, spero che possa tornare a vincere dopo tanto tempo. Ibra? È un fenomeno. Alla sua età è meglio di tanti giovani. Se vuole può giocare fino a 50 anni, perché la qualità non gli manca e fisicamente è sempre un fenomeno. Chi preferisco tra Mbappe e Haaland? Sono i due giocatori che mi piacciono di più. Sono molto giovani e hanno un grande talento, tutto il mondo li sta ammirando. Mbappé è un giovane che mi piace veder giocare, sta facendo la storia e può fare ancora tanto”.
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