Settembre 2023. Romelu Lukaku con la maglia della Roma ingaggia un duello fisico di novanta minuti con il difensore del Torino, Alessandro Buongiorno che limita Big Rom fino al 68′ quando l’unica sbavatura del difensore viene punita dal centravanti belga. Oggi Lukaku e Buongiorno indosseranno la stessa maglia del Napoli in occasione della sfida al Torino, in programma alle 15:00, ad un anno di distanza da quella che fu una delle cinque reti messe a segno dal belga contro i granata. In carriera ha anche servito quattro assist contro la formazione piemontese e contro nessuna avversaria ha fatto meglio in termini di partecipazione a reti tra passaggi vincenti e gol (9 anche contro il Genoa). Quella di oggi sarà un’occasione speciale perché se Lukaku partirà titolare (e non c’è motivo per cui non debba farlo) sarà la sua 350esima presenza dal 1′ nei top cinque campionati europei. Numeri mostruosi se sommati alle statistiche sui gol: 391 in tutte le competizioni, nazionale inclusa. La marcia verso quota 400 riparte da Torino dopo il sigillo da tre punti contro la Roma che ha permesso ad Antonio Conte di difendere la vetta. La pausa dalla nazionale – concordata con il Ct Tedesco – gli ha fatto bene e adesso Big Rom vuole essere protagonista anche a Torino, dove ha sempre lasciato il segno. Nelle quattro gare in trasferta all’Olimpico granata, non è mai uscito dal campo senza aver messo a referto un assist o un gol. Una statistica che è musica per le orecchie di Antonio Conte, al lavoro per cercare di evitare l’isolamento del suo centravanti, che spesso finisce con l’essere ingabbiato nelle difese avversarie. La vicinanza di Kvaratskhelia e McTominay può aiutare, ma la sensazione è che Lukaku debba ricorrere al proprio strapotere fisico in determinate fasi del match per evitare di uscire dal gioco. Contro la Roma ha giocato 17 palloni, meno di tutti tra gli 11 titolari, quasi la metà del suo collega Dovbyk sul lato opposto. Alla fine però sul tabellino, alla voce marcatori, c’è il suo nome. C’è margine per migliorare nei novanta minuti, ma in area di rigore è sempre il solito Lukaku. Il Torino lo sa bene.