“Da trequartista mi sono sempre divertito giocando perché, quando vado in campo, penso per prima cosa a giocare e divertirmi. E da trequartista ci riesco meglio. Posso fare anche la mezzala, cosi’ come l’esterno: non mi vedo ancora in un ruolo definito perché mi devo ancora definire come calciatore”. Quello del ruolo in campo è solo uno dei tantissimi argomenti abbracciati da Nicolò Zaniolo nel corso di una lunga intervista concessa a Dazn. Ai microfoni di Davide Bernardi nella rubrica Piedi X Terra il talento della Roma ha anche ricordato il suo primo gol, siglato contro il Sassuolo un anno fa: “Sono arrivato davanti alla porta con il Sassuolo e mi sono detto “Non posso più sbagliare”. Ho visto i due difensori che sono andati a terra e l’unico modo per farla passare era lo scavetto e ho provato quello. L’emozione e’ stata la più bella che finora abbia vissuto. Non sapevo neanche come esultare, volevo levare la maglietta ma ero già ammonito e ci ho ripensato”.
Zaniolo si è soffermato anche sulle critiche ricevute, soprattutto con la Nazionale Under 21 in estate, ma anche dai tifosi della Roma in un periodo di appannamento: “Mi sono sempre servite per dare qualcosa in più per essere più forte. Non mi sono mai abbattuto, sono sempre venuto al campo con il sorriso per dare al massimo e migliorare. Una piazza come Roma richiede tanto ed e’ giusto che ci siano state critiche se le prestazioni non erano all’altezza. Le critiche che mi sono state fatte mi hanno fortificato molto. Non nascondo che non ci sono stato bene. Da essere osannato a criticato non e’ bello per un ragazzo di 20 anni ma ora ho le spalle un po’ più larghe, anche se non larghissime”.