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Roma, vittoria sofferta col Lecce ma festa a metà: Dybala si fa male

Roma esultanza - Foto Antonio Fraioli

Arriva una vittoria per la Roma, ma è sofferta contro il Lecce. La squadra di Mou rialza la testa dopo il ko interno in Europa League col Betis e trova tre punti d’oro con una prestazione non eccelsa. Non facile stasera avere la meglio della matricola ben messa in campo e senza che l’inferiorità numerica, probabilmente ingiusta per un’espulsione di Hjulmand con il Var abbastanza eccessiva, si faccia notare. Anzi, nel secondo tempo e nel finale i giallorossi salentini mettono sotto pressione la retroguardia dei giallorossi capitolini, che però tengono botta, non la chiudono complici alcuni errori madornali di Abraham, davvero corpo estraneo della squadra in questa fase (e infatti anche oggi parte dalla panchina), e portano a casa la vittoria. Ai ragazzi di Baroni, come tante altre volte, non restano che gli applausi, ma la classifica non rispecchia le prestazioni offerte dalla squadra ospite.

La sensazione è che la Roma sia in grado di vincere principalmente quando non gioca così bene. Con Atalanta e Betis due prestazioni all’attacco, tante occasioni, poi il ko bruciante. Con il Lecce, invece, la Roma la apre con il solito gol di testa di Smalling, quindi sfrutta il rosso generoso a Hjulmand, che compromette la partita dei salentini, anche se rimarranno in partita fino alla fine forse per demeriti dei padroni di casa, reagisce anche al gol di Strefezza con il rigore di Dybala.

Sarebbe stata una serata di festa, così non è: Dybala si fa male calciando il penalty, esce e in panchina gli scappa anche qualche lacrima. La sensazione è che sia uno strappo e che potremmo rivederlo nel 2023: un grande problema per la squadra, che ha pochi punti di riferimento al momento, ma non solo, perché c’è il Mondiale è il rischio concreto è di saltarlo. Mourinho, del resto, è chiarissimo: “Le condizioni di Dybala? Dico male, per non dire molto male. Se lo rivediamo nel 2023? Non sono un dottore, ma per esperienza dico che è difficile rivederlo presto”.

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