Igor Tudor ha parlato in conferenza stampa a due giorni da Roma-Verona, sfida valida per la ventiseiesima giornata della Serie A 2021/2022. L’incontro è in programma nella giornata di sabato (19 febbraio) alle ore 18:00 presso lo stadio Olimpico. Il tecnico s’insediò sulla panchina veneta proprio nella sfida d’andata. Sui miglioramenti della sua squadra da quella sfida: “Non mi ha sorpresa, ma la crescita c’è stata, com’è giusto che sia. Siamo partiti bene dopo la sosta natalizia, era importante accelerare subito e l’abbiamo fatto nel miglior modo possibile. Abbiamo ottenuto punti importanti, che ci hanno avvicinato alla salvezza: manca veramente poco, ma va raggiunto”. Sulla Roma: “Avversario difficile, l’allenatore è il numero uno, la rosa è da Champions o ci va vicina. Mi aspetto una partita difficile, ma sarà anche motivante”. Sui meriti nell’aver creato questo Verona: “Mi fai domande difficili. Ti ringrazio. Abbiamo parlato tante volte di questo: bisogna tirare forte fino in fondo, poi magari le somme le tiriamo alla fine. Bisogna tirare forte per tredici partite, ci sono tanti punti ancora in ballo. Bisogna finire bene la stagione, non mollare niente, lavorare sulla testa dei giocatori”.
Su Mourinho: “È sempre bello parlare di allenatori, ma poi ci sono anche i giocatori, che interpretano quello che prepara l’allenatore. È un onore affrontare un tecnico di questo blasone. Ci sono tanti elementi nel lavoro di un allenatore, tra questi c’è anche la comunicazione, e lui in questo è il numero uno”. Sul lavoro sulla fase offensiva: “Anche questa è una domanda lunga. Ci sono un paio di elementi importanti: la qualità dei giocatori e il coraggio di attaccare con tanti uomini. Va poi aggiunto il lavoro quotidiano, ricercare un mix di automatismi e di scelte libere. Ci sono diversi modi di fare la fase offensiva: Conte lo fa con tanti automatisimi, Guardiola con i posizionamenti giusti. C’è anche la preparazione fisica: se hai i braccetti che vanno sempre su e giù devono stare bene, così come i quinti o i trequartisti”. Su Faraoni: “Vediamo domani, è bello perché ci sono tante alternative. Fabio può giocare sia a destra che a sinistra”. Su Frabotta: “Ha fatto pochi allenamenti, ma è tornato in gruppo. Ci vorrà un po’ di tempo, ma spero non ci metta troppo perché è giovane”.