Si chiama Luciano D’Adamo ed è un tifoso della Roma decisamente particolare. Finito in coma nel 2019 a causa di un incidente stradale, al suo risveglio si era accorto di aver dimenticato tutto quanto accaduto dal 1980 a oggi. Quarant’anni di blackout nella sua memoria, dalla quale sono stati suo malgrado cancellati una serie di ricordi. Dai fatti più importanti, come il matrimonio, i figli e i nipoti, la caduta delle Torri Gemelle, i cellulari e i progressi nella tecnologia, fino alla sfera calcistica, che per un tifosissimo giallorosso è decisamente anche quella di primaria importanza.
Ebbene, dalla sua testa, tre la altre cose, erano assenti gli scudetti del 1983 e del 2001 e persino l’esistenza Francesco Totti. Quest’oggi, intervenuto a Radio Romanista, il tifoso è tornato a raccontare la propria storia: “Ho perso per strada parecchie cose! Mi sono ritrovato sposato, con due figli, tre nipoti… E pensavo di dovermi ancora sposare, pensavo di avere 24 anni”.
Quindi si è parlato della Roma: “Non è che se mi mancano 39 anni di memoria divento tifoso del Napoli… Totti? Non l’ho conosciuto. Ma questo Francesco Totti mi è venuto in mente per un suo calcio di rigore. Perà con la maglia della Nazionale”. Si riferisce al cucchiaio contro l’Olanda agli Europei del 2000: “Però non sapevo chi fosse. L’ho detto a casa, c’erano i miei figli e mi hanno spiegato del cucchiaio di Totti. Io a quel punto ho detto: ‘Chi è Totti?!'”.
E sulla bacheca ritrovata a 40 anni di distanza dall’ultimo ricordo: “In quei quarant’anni abbiamo vinto due scudetti… Speravo che fossero di più. Ma se non potevo godermeli… Potevamo anche vincerne dieci, ma se non te li godi, che cosa ci fai?”.